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Peter Doherty è cambiato e giura di aver messo la testa a posto: sarà in concerto a Terni il 15 giugno (Anfiteatro romano)

TERNI – Dopo anni turbolenti tra poesia, musica e autodistruzione, Peter Doherty torna in Italia e giura di aver messo la testa a posto. L’iconico frontman dei Libertines e dei Babyshambles presenterà il suo nuovo album, Felt Better Alive, il 15 giugno in data unica nazionale sul palco del Baravai Festival, all’Anfiteatro romano di Terni. L’ingresso sarà gratuito, fino a esaurimento della capienza massima. Un’occasione eccezionale per applaudire anche alla svolta esistenziale del “poeta maledetto del rock”.

“Scrivo musica e da due anni e mezzo non mi faccio di eroina, il che per me è un grande risultato. E invece dell’alcool preferisco un bel bicchiere d’acqua” – dichiarava Pete quattro anni fa in una videointervista con la Bbc Scozia, raccontando il miracolo di essere ancora vivo.

 

 

Nato nel 1979 a Hexham (Northumberland), figlio trasgressivo di un militare dell’esercito britannico, Peter Doherty è noto per l’intensa produzione musicale, ma anche per la vita sopra le righe. Incarnazione di genio e sregolatezza, la sua storia è condensata in The Books of Albion – una raccolta di scritti, disegni, fotografie e pensieri -, e in Peter Doherty: Stranger in My Own Skin, documentario realizzato nel 2023 da Katia de Vidas, musicista e videomaker, sua moglie dal 2021. Ritratto toccante e onesto, il film offre uno sguardo intimo e disincantato sulla vita dell’artista a partire dal 2006, focalizzandosi principalmente sulla sua lotta contro la tossicodipendenza.

Co-fondatore nel 1997 dei Libertines insieme a Carl Barât, Doherty ha contribuito a definire la scena del garage rock britannico con album come Up the Bracket (2002) e The Libertines (2004).  Un “matrimonio artistico disfunzionale” quello con Barât, che sembra interrompersi per sempre dopo il secondo album quando, spinto dai suoi demoni, Doherty non solo non si presenta a un concerto, ma viene anche arrestato per essersi introdotto nell’appartamento dell’amico alla ricerca di qualcosa da poter rivendere per comprare l’eroina.

Stanco della sua inaffidabilità, Barât lo caccia dal gruppo e crea i Dirty Pretty Things. Doherty rilancia e forma i Babyshambles con i quali pubblica Down in Albion (2005) e Shotter’s Nation (2007). Parallelamente, sviluppa una carriera solista: Grace/Wastelands (2009), The Fantasy Life of Poetry & Crime (2022) e oggi Felt Better Alive ne rappresentano le tappe principali.

Gli anni che vanno dal 2005 al 2008 sono quelli in cui Doherty finisce spesso sotto i riflettori, non tanto per gli eventi artistici, quanto per gli scandali sollevati dagli arresti e le condanne per detenzione di droga, risse, atti di vandalismo, guida in stato di ebbrezza, ma soprattutto per la relazione burrascosa con Kate Moss. Al centro del gossip internazionale le foto che ritraevano la modella mentre sniffava cocaina nel suo studio di registrazione. Episodio tra i più oscuri la morte dell’attore Mark Blanco, caduto da un balcone nel 2006 durante una festa in cui era presente anche Doherty. Sebbene l’artista non sia mai stato incriminato, il caso si chiuse con molti interrogativi su un suo possibile coinvolgimento nella vicenda.

I Libertines, a dispetto dei pronostici, si riuniranno nel 2010 e di nuovo nel 2014, firmando un nuovo contratto discografico e pubblicando Anthems for Doomed Youth nel 2015. Quattro anni dopo, Doherty avvierà il progetto Peter Doherty and the Puta Madres, con sonorità sperimentali tra rock psichedelico e folk. Sullo sfondo, ancora alcool, droga, violenza e notti in cella. Con Barât continuerà, a piccole dosi, la condivisione di progetti artistici, nella consapevolezza che tra loro “ci sarà sempre qualcosa che va oltre la musica”.

Finito il tempo degli eccessi, oggi Doherty ha cambiato radicalmente stile di vita, adottando abitudini più sane, anche in risposta alla diagnosi di diabete di tipo 2. Bastonato lungamente dall’alcool, dal crack e dall’eroina, il suo corpo gli ha presentato il conto. Negli ultimi concerti lo si è visto esibirsi seduto su una sedia e camminare con l’aiuto di un bastone da passeggio.

Ha il sapore della redenzione Felt Better Alive, l’album uscito lo scorso 16 maggio 2025 per l’etichetta Strap Originals nel quale Doherty abbandona le ruvidità britpunk dei tempi dei Libertines e dei Babyshambles per abbracciare una poetica intima e riflessiva. Composto di ballate folk, suoni acustici e testi dolenti ma lucidi, il disco parla di affetti, di lutti e di rinascite con la voce vissuta e imperfetta di chi è faticosamente risalito dall’abisso.

 

 

È dedicato a Billi-May, la figlia avuta da Katia de Vidas nel 2023, il brano Pot Of Gold che si distingue per le melodie calde e gli arrangiamenti orchestrali, con influenze indie-folk e country. La clip ufficiale del pezzo, pubblicata lo scorso 14 maggio, vede Doherty esplorare con autoironia il tema della paternità, sfidando l’idea che la genitorialità possa ostacolare la produzione artistica. Girato nella sua casa a Étretat, in Normandia, il video lo presenta nella quotidianità con la moglie, la figlioletta e una band di pupazzi animati. L’ambientazione domestica e il clima gioioso sottolineano la fusione tra vita personale e ispirazione artistica, mostrando come il ménage familiare abbia arricchito la sua espressione creativa.

Padre distratto per Astil (nato nel 2003 dalla relazione con la cantante Lisa Moorish), e Aisling (avuta con la modella Lindi Hingstone nel 2011), una ricompensa per Pete riuscire finalmente a specchiarsi negli occhi di un bambino.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Lorella Giulivi

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