Pizzica, Taranta e stornelli infiammano l’Auditorium di Foligno con una bella serata di musica e tradizioni italiane

Un pizzico di Taranta a Foligno

FOLIGNO – Hanno infuocato l’Auditorium San Domenico, (quasi) ben più della temperatura da canicola che ha riservato la serata. I ritmi del sud italiano – da quelli del Salento a quelli partenopei, per salire fino a Roma – hanno raccolto grandi applausi dal pubblico che ha affollato ieri sera la grande struttura vocata all’arte e alla cultura. E sì, perché le musica della Taranta, della Pizzica, della Tarantella e degli Stornelli romaneschi sono comunque arte e cultura che appartengono alla grande tradizione italiana. L’occasione è stata offerta dal concerto estivo organizzato dagli Amici della Musica Foligno e sostenuto dalla Fondazione Carifol, che conferma il proprio ruolo di protagonista attivo nella promozione di eventi di rilevanza culturale per la comunità folignate. Per “Classica d’Estate” “Un pizzico di Taranta” ha visto come protagonisti l’Ensemble “Le Tre Meno Un Quarto” e la compagnia di danze etniche “Istòs”, che ha completato lo spettacolo con le tradizionali coreografie e i moderni costumi.

Da “Tammorriata per voce e tamburo” a “Cicerenella”, solo per citare alcuni dei brani proposti, i ritmi di Nicoletta Salvi (voce e violino), Antonio Merola (voce, tamburi a cornice e percussioni) e Jaime Seves (chitarra) hanno coinvolto il pubblico invitato a partecipare attivamente. Solo il caldo ha frenato durante il concerto la voglia di ballare, esplosa invece a fine serata quando Ensemble e compagnia di danze etniche ha attraversato l’intera aula dell’Auditorium dando vita ad un serpentone accaldato di gente che aspettava solo di “sfogarsi” allegramente.  Il repertorio ha spaziato da canti dedicati al puro ascolto alla musica da ballo, ripercorrendo le regioni del sud Italia come in un vero e proprio viaggio sonoro: dai valzer siciliani al canto sul tamburo dell’area vesuviana, dalle tarantelle calabresi alla pizzica salentina; e naturalmente le canzoni romane: serenate, stornelli e canti della malavita. Le Tre Meno Un Quarto, per la spiccata teatralità delle interpretazioni e l’energia che sa mettere in gioco, ha saputo insomma coinvolgere il pubblico e far ballare gli appassionati e non solo. Questo gruppo è peraltro richiestissimo in tutta Italia e all’estero, dalle feste di piazza ai teatri, dai luoghi d’eccezione della capitale ai festival di musica folk. Interessante anche danze e balli di “Istòs” (Franca Tarantino, Alessandro Calabrese, Maria Albertone, Stefano Campagna), frutto di una ricerca etnografica all’insegna della creatività, dell’improvvisazione e dell’espressione personale.
 

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