Premio Amnesty, fino al 16 marzo aperto il bando per inviare canzoni sui diritti umani

Da quest’anno c’è una opportunità in più per gli artisti che si iscriveranno al bando per il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti, riservato a brani sui diritti umani in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale. Gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno infatti la possibilità di aggiudicarsi il Premio MEI Musplan, contest collaterale a quello principale che scadrà invece lunedì 4 maggio. Il bando di concorso è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it . I semifinalisti saranno otto in totale: oltre al vincitore del Premio MEI Musplan, gli altri sette saranno selezionati tra tutti gli iscritti al bando. Gli otto si esibiranno durante “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”.

Molti i premi in palio, fra cui la produzione di un video del brano vincitore. Proprio in questi giorni è uscito quello della band che ha prevalso nella scorsa edizione, i Grace N Kaos. La canzone è “Nero” e tratta il tema dello sfruttamento del lavoro. Il video, realizzato da “Andrea Artosi – studioartax”, rielabora visualmente il testo della canzone, ma senza essere didascalico e lasciando aperte varie interpretazioni. L’idea è quella di accendere i riflettori su una piaga che colpisce tutti indistintamente e incentivare la lotta contro il caporalato e ogni forma di soppressione della dignità nel lavoro. Il videoclip è stato realizzato all’interno della suggestiva cornice della Romanina Eventi a Crespino (Rovigo).

Intanto Amnesty International Italia e Voci per la Libertà hanno annunciato le dieci canzoni candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia nella sezione Big.

Un riconoscimento che va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell’anno precedente. Sono in lizza (elencati in ordine alfabetico per artista): Brunori Sas con “Al di là dell’amore”, Niccolò Fabi con “Io sono l’altro”, Levante con “Andrà tutto bene”, Fiorella Mannoia con “Il peso del coraggio”, Motta con “Dov’è l’Italia”, Willie Peyote con “Mostro”, Daniele Silvestri con “Qualcosa cambia”, Tre allegri ragazzi morti feat. Pierpaolo Capovilla con “Lavorare per il male”, Margherita Vicario con “Mandela”, The Zen Circus con “L’amore è una dittatura”.

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