Prezzi dei generi alimentari alle stelle: "La Regione deve intervenire"

Ce ne stiamo accorgendo ogni giorno di più. Proprio la redazione di Vivo Umbria se ne è occupata il 16 maggio rendendo noti i dati dell’inflazione di aprile, sulla base dei quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni che hanno registrato i maggiori rincari annui dei prodotti alimentari, che ci vede tristemente secondi, come regione, nel Bel Paese e al nono e diciassettesimo come città rispettivamente con Perugia e Terni.
La questione viene affrontata dai consiglieri regionali del Pd, Tommaso Bori, Simona Meloni e Michele Bettarelli che hanno annunciato la presentazione di una mozione alla Giunta regionale “affinché possa intervenire con azioni mirate e impegni concreti sugli aumenti dei prezzi per i beni di prima necessità”. Per i consiglieri Dem “servono accordi con la grande distribuzione, con i piccoli commercianti e con tutte le realtà economiche legate alla filiera dei prodotti alimentari”.
“La Giunta Tesei – affermano – non si volti dall’altra parte: servono accordi con la grande distribuzione, con i piccoli commercianti e con tutte le realtà economiche legate alla filiera dei prodotti alimentari. La ‘fase due’ non può essere all’insegna dell’aumento dei prezzi per i beni di prima necessità”.
E fanno esplicito riferimento alla classifica riportata anche da Vivo Umbria.
“Nella classifica stilata dall’Unione nazionale consumatori – spiegano i consiglieri Dem – in base ai dati Istat, si evince che l’Umbria è la seconda regione italiana, dopo Friuli Venezia Giulia e a pari merito con la Liguria, a registrare aumenti per quanto riguarda i prezzi di generi alimentari, l’unica filiera rimasta operativa anche nella fase di lockdown. Perugia figura alla nona posizione e Terni alla diciassettesima per quanto riguarda invece le città. Un dato che – commentano Bori, Meloni e Bettarelli – la Giunta Tesei non può permettersi di sottovalutare, perché gli umbri, tanto più in una situazione di difficoltà economica come questa, hanno bisogno di tutte le iniziative utili a poter vivere serenamente la ripartenza. È urgente dunque – concludono – un’azione da parte della Regione per risollevare questo terribile squilibrio per tutti e investimenti forti nel sostegno ai più deboli, anche tramite i bonus spesa, per chi non riesce a portare i pasti in tavola”.

 

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