Prosegue a Stifone la realizzazione del Centro visite Gole del Nera

NARNI Prosegue a Stifone la realizzazione del Centro visite Gole del Nera, previsto nel locale di proprietà comunale adiacente ai resti della antica centrale idroelettrica Aldobrando Netti.

Lo riferisce in una nota il Comune di Narni secondo il quale “il progetto, finanziato tramite il Piano di Sviluppo Rurale, ha superato la fase dell’aggiudicazione lavori e si sta procedendo ora all’allestimento del cantiere. Una volta realizzato – spiega l’amministrazione – il Centro potrà funzionare come punto informativo ed illustrativo per tutto il complesso delle Gole con un punto focale sulla storia della produzione idroelettrica. Si lega a questo – aggiunge la nota – un’altra iniziativa finanziata con i fondi derivanti dall’Accordo per la qualità dell’aria della Conca ternana. L’amministrazione comunale ha incaricato Dream srl, startup dell’Università La Sapienza, di realizzare uno studio preliminare di fattibilità ad alto contenuto tecnologico per la nascita di una smart-grid in grado di alimentare una buona parte del borgo circostante di Stifone tramite una piccola turbina ospitata proprio nei resti dell’antica centrale.
La smart-grid è in grado di ottimizzare la distribuzione dell’energia elettrica, di decentralizzare le centrali di produzione dell’energia e di minimizzare i sovraccarichi e le variazioni della tensione elettrica. Si tratta quindi di un’attività progettuale che, oltre a potenziare l’offerta didattica del futuro Centro visite, potrebbe rappresentare anche il primo passo per la nascita della seconda comunità energetica rinnovabile all’avanguardia nel territorio narnese. Le comunità energetiche rinnovabili sono aggregazioni di cittadini, imprese ed istituzioni che si uniscono con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia pulita su scala locale.
Impiantare un simile progetto pilota a Stifone avrebbe il duplice vantaggio di promuovere lo sviluppo economico locale e allo stesso tempo di decentralizzare la produzione dell’energia, con conseguente riduzione dell’impatto ambientale. Tutti obiettivi, questi, in linea con la storia dell’abitato, che proprio grazie all’inaugurazione della centrale idroelettrica segnò già un primato nell’Italia Centrale del 1892”.

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