Quando la pesca si fa alla mosca sulle sponde del Tevere

PERUGIA – Cosa hanno in comune Ernest Hemingway, Izaack Walton, Mary Orvis, Charles Ritz e Norman Maclean? Be’, detta così è oggettivamente difficile. Lo spiegherà, sabato pomeriggio, 9 novembre, a Pretola, Alvaro Masseini, una laurea in lettere moderne e una grande passione che lo accomuna ai celebri scrittori: la pesca a mosca. Nei locali della Torre Medievale, presso la Sala Filarmonica, lungo le sponde del Tevere che tanti pescatori ha visto in azione negli anni passati, Masseini spiegherà cosa c’è dietro questa singolare pratica che ha al suo attivo insospettabili estimatori e che si avvale di incredibili esche artificiali, che simulano l’insetto e che raggiungono vertici di perfezione sbalorditivi, quasi che fosse quella la vera passione e non la cattura del pesce (molto spesso infatti rigettato in acqua). Una disputa di stampo quasi scacchistico, tra pescatore e pesce, con in più un apporto di sopraffino artigianato nella fattura delle esche. Di tutto questo, delle origini letterarie della pesca con la mosca artificiale e delle tante pagine vergate da firme autorevoli si avvarrà l’incontro con Alvaro Masseini, esperto assoluto della materia. La conferenza si terrà sabato 9 alle 18,30, preceduta dalla visita all’Ecomuseo del fiume (ore 17,30) e impreziosita dalle letture di Alessandra Lorini e Giannermete Romani, che daranno voce ai celebri autori. Per chi vuole la serata si concluderà con una cena promossa dall’Associazione Per Pretola nei locali del cva, dal titolo “Dalla cannaiola al vino novello”. Venti euro il costo per partecipare.
Per informazioni Giannermete Romani, romaniermete@gmail.com, 3471148395.
Leonardo Malà

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