Radio e Web per festeggiare l'International Jazz Day a distanza

PERUGIA – Sono numerose in tutta Italia, al netto delle iniziative che sono state annullate, che con modalità diverse, ma comunque a distanza, onoreranno la speciale occasione dell’International Jazz Day che si celebra oggi. Tra le varie iniziative che mantengono un certo gradiente di affidabilità, rispetto al caos che si è creato intorno alla celebrazione dell’Ijd, da segnalare l’esecuzione di “Tutu” di Marcus Miller a cura dell’orchestra jazz del Conservatorio Morlacchi composta di 74 elementi, ognuno in casa propria, diretti da Mario Raja. Spiccano anche oltre l’Umbria altre iniziative. Su tutte la seconda edizione de Il Jazz va a Scuola che quest’anno si svolgerà interamente online. Il Jazz day va a Scuola (da casa)! è un progetto di concerti interattivi sviluppato per l’occasione dell’Ijd dall’associazione Il Jazz va a Scuola in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti di musica per tutti gli studenti]. Nato da un’idea di Claudio Angeleri, musicista e insegnante a Bergamo e Angelo Bardini, Piacenza Jazz Club e Ambassador Indire, un istituto di ricerca per l’innovazione scolastica, coinvolge 160 classi distribuite in tutta Italia, 5.000 studenti e 100 musicisti jazz. A questo progetto verranno aggiunti altri contributi creati dai membri disponibili per alunni, insegnanti e famiglie, pubblicati sul sito ufficiale: www.iljazzvascuola.eu/jazz-day-20.
Altra iniziativa che sarà diffusa sui social è quella della Banda della Scuola popolare di musica del Testaccio a Roma, band composta da oltre 40 musicisti dilettanti, con un vasto repertorio che spazia dalla musica etnica a quella classica, dal pop al jazz. The Homecoming Song di Abdullah Ibrahim è un brano afro degli anni ’70. La registrazione è stata realizzata mescolando insieme le singole esibizioni di ciascun musicista che suonava in casa. Infine, il video è stato montato aggiungendo l’assolo del solista di sassofono contralto e insegnante di sassofono presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Roma, Mauro Verrone, il cui suono e tecnica sono ispirati a Massimo Urbani. Il video finito verrà pubblicato sui social media. Sono questi alcuni degli appuntamenti più significativi che sono nati spontaneamente in rete e l’Umbria, patria di Umbria Jazz, non poteva mancare l’occasione. A Perugia il Jazz Club in collaborazione con Umbria Jazz si è visto costretto ad annullare già da tempo il concerto del quartetto della tenorsassofonista cilena Melissa Aldana che avrebbe dovuto svolgersi all’Hotel Brufani nell’ambito del programma presentato lo scorso ottobre. In compenso, dalla collaborazione tra Umbria Jazz e Radio Monte Carlo, radio ufficiale del Festival, nasce una serata unica: giovedì 30 alle 22 sulle frequenze di Radio Monte Carlo andrà in onda una puntata molto speciale del programma “Monte Carlo Nights” dal titolo “Songs of Hope and Joy”.
Il padrone di casa Nick the Nightfly ospiterà virtualmente in studio un grande concerto che riunirà sette importanti artisti della scena jazz: Stefano Bollani, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Dado Moroni, Julian Olivier Mazzariello, Giovanni Guidi, Sade Mangiaracina daranno vita, ognuno a casa propria, ad un inedito live dedicato alla Giornata Internazionale del Jazz.
Le “canzoni di speranza e di gioia” che proporrà il settetto da Radio Monte Carlo rappresenteranno un momento per guardare oltre l’emergenza e ricominciare a guardare al futuro con ottimismo sulla scia della musica di qualità di alcuni dei migliori musicisti italiani.
E a Terni Visioninmusica propone una maratona con il meglio dei 19 concerti delle otto passate stagioni del festival. Ogni mezzora un artista diverso, a partire dalle ore 12 per tutto il giorno.
A Foligno il Festival Young Jazz dà vita alla Young Jazz Marathon, un evento Facebook in cui verranno pubblicati nel corso della giornata i video musicali realizzati dai tanti artisti che negli anni hanno partecipato a 15 edizioni dello Young Jazz Festival. Ecco alcuni artisti protagonisti dei videoGiovanni Guidi, Cristiano Calcagnile, Cristiano Arcelli, Francesco Bearzatti, Danilo Gallo, Danilo Mineo, Satoyama, Enrico Zanisi, Giovanni Falzone, Federico Scettri, Filippo Vignato, Hobby Horse, Jacopo Ferrazza, Joe Rehmer, Manlio Maresca, Marcello Giannini, Matteo Bortone, O-Janà, Mauro Ottolini, Tommaso Perazzo, Rosa Brunello, Camilla Battaglia, Vittorio Cuculo, Beppe Scardino, Michele Bonifati, Andrea Baronchelli.
L’iniziativa ‘Young Jazz Marathon’ arriva alla fine di un altro percorso virtuale, quello che dal 15 aprile ha indotto Young Jazz a pubblicare, per 15 giorni consecutivi, 15 playlist su Spotify per celebrare i 15 anni di vita del festival. Una maratona che culmina così nell’Ijd con un’altra maratona.
L’International Jazz Day è nato nel 2011 per volontà dell’Unesco con il fine di unire persone di ogni angolo del globo. Si svolge da nove anni a questa parte in luoghi prescelti che rappresentano i Global Host dell’iniziativa. Quest’anno la scelta era caduta su Cape Town (Sudafrica), ma necessariamente le modalità di svolgimento hanno subito una variazione a causa della pandemia del Covid 19 e, piuttosto che con concerti live, la celebrazione si svolgerà soprattutto in modalità online.
Rimane intatta la strutturazione della Giornata internazionale del jazz con un calendario di manifestazioni in tutto il mondo, supervisionato dal pianista jazz e ambasciatore di buona volontà Unesco Herbie Hancock. Il Thelonious Monk Institute of Jazz, Ong presieduta da Hancock, dirige l’organizzazione del Jazz Day.
 

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.