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Radio Edicola scopre una città ricca di progetti culturali nati dal basso

PERUGIA – Si è conclusa domenica 28 settembre, con una assemblea pubblica finale, l’esperienza di “Radio Edicola – La radio autogestita di quartiere con uno sguardo al mondo” che per cinque giorni ha animato la città.

L’iniziativa, che rientra nel progetto “L’edicola che vorrei”, sostenuto da Laboratorio di Creatività Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è nata per aprire un dibattito sulla città di Perugia, sulla situazione culturale attuale e su possibili scenari futuri, a partire dalle testimonianze raccolte con la mostra diffusa “Il futuro della città è una pagina bianca”.

A seguito dei primi tre episodi in cui si è svolta una preziosissima inchiesta sulle realtà locali, foriera di possibili nuove alleanze, nell’ultima puntata i ragazzi di Edicola 518, guidati dall’impareggiabile conduzione di Luca Mikolajczak, si sono sbottonati un po’ e il tema dell’amore ha acceso il dibattito cittadino. Una conclusione che ha dato voce alla città, con contributi di passanti e turisti. C’è chi ha raccontato una storia d’amore lunga quarantacinque anni, chi l’intimo rapporto con il profumo, chi di come la morfologia di una città può influenzare il modo di vivere il rapporto di coppia. Un episodio ricco di esperienze diverse che ha mostrato il volto più partecipativo e conviviale della cittadinanza, vogliosa di raccontarsi.

Tirando le somme a conclusione dei lavori, più che di successo è giusto parlare di effettiva risposta a un bisogno. È emersa la vera anima di Perugia, quella di una città ricca di progetti culturali nati dal basso, che negli anni si sono sviluppati in maniera capillare dentro e fuori le mura e che tuttora, nonostante le difficoltà, restano la linfa vitale della città. La sfida adesso è creare una rete, una comunità compatta tra spazi culturali, per rinvigorire questa forza e trovare punti di incontro con una cittadinanza che aspetta solo di essere coinvolta attraverso un dialogo onesto e diretto.

Si ricordano tutti gli intervenuti: Luca Mikolajczak, Francesca Gotti, Alekos.net, C.I.R.C.E., Chiara Guidoni e Alessia Antonelli (Indigo Art Gallery & Café), Anja Capocci (MA 間 Project), Andrea Frenguelli  e  Giacomo Caldarelli (PostModernissimo), Olivia Marie Lamberini (Spazio Modu), Giuseppe Matozza (Fiorivano le Viole), Matteo Fiorucci (Metanoia), Primo Tenca (Società Operaia di Mutuo Soccorso di Perugia, Vivi il Borgo), Andrea Bistarelli (Trascendanza), Claudio Ferracci (Biblioteca delle Nuvole), Giulia Paciello (Cooperativa DENSA), Filippo Costantini (POPUP), TURBA e la cittadinanza tutta.

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