Raffaello on line: Francesco Federico Mancini racconta gli esordi umbri del Divin pittore

Vi propongo una connessione on line dedicata a Raffaello curata dal professor Francesco Federico Mancini, docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Perugia, che parlerà sul tema “La giovinezza di Raffaello- La Pala Colonna e gli esordi del Maestro a Perugia”.  L‘appuntamento è per oggi, venerdì 1 maggio, alle 17.30 con la pagina Facebook “Città di Urbino”.
Il professor Francesco Federico Mancini

Ve lo suggerisco perché Francesco Federico Mancini, oltre ad essersi occupato in più occasioni di Raffaello Sanzio, si è reso, anche giornalisticamente parlando, protagonista di un recente e interessante dibattito.  L’ho infatti intervistato per Gruppo Corriere pochi giorni fa in relazione alla sua posizione critica riguardo il docufilm  “Raffaello, genio gentile” trasmesso su Rai 3 lo scorso 6 aprile.
Molte le sue contestazioni riguardo la ricostruzione documentale, tra cui, per quello che territorialmente ci riguarda da vicino,  l’attribuzione del Gonfalone di Gubbio.
Il Gonfalone di Gubbio in un frame tratto dal docufilm di Rai 3
In questo caso è persino intervenuta la Diocesi eugubina che possiede il Gonfalone e, dopo un acceso e civile botta e risposta, quando si potrà, verrà organizzato un convegno nella Città dei Ceri proprio in merito alla paternità dell’opera che verrà anche esposta. Dalla sua Mancini vanta una vasta produzione scientifica, costituita da oltre 200 titoli; molti dei quali dedicati proprio alla pittura del Quattrocento in Umbria: dall’attività svolta nella nostra regione da Piero della Francesca, alla produzione giovanile di Raffaello sino al fenomeno del raffaellismo a Perugia e nellAlta Valle del Tevere.
Tornando alla giornata di oggi da vivere on line, per Urbino, città natale di Raffaello,  la conferenza di Francesco Federico Mancini sarà particolarmente significativa perché andrà ad approfondire proprio gli anni in cui il Divino pittore lasciò la città di origine portando con sé tutto ciò che aveva imparato nell’ambiente della bottega del padre, Giovanni Santi. Dunque le suggestioni che derivavano dalla Corte dei Montefeltro e quell’innato gusto per la bellezza, le proporzioni, l’architettura e il paesaggio che aveva assorbito nella quotidianità a Urbino.
Quella del professor Mancini sarà peraltro una “conferenza – conversazione”:  ovvero, rigorosa dal punto di vista filologico, ma con un linguaggio per non addetti ai lavori, dunque certamente comprensibile a tutti.
Da segnalare che, per chi non segue Facebook, la conferenza sarà anche disponibile sul canale YouTube “Vieni a Urbino” e sarà trasmessa in contemporanea  da Tele 2000 sul Canale 16 (Ragione Marche) del digitale terrestre.  Importante la paternità: l’iniziativa nasce dalla collaborazione fra il Comune di Urbino e l’Accademia Raffaello.

Che altro dire? Senza dubbio per il Cinquecentenario della morte del Divin Pittore avrebbe meritato un anno migliore di questo. Tant’è. Tutto era pronto. E tutto, o quasi, è saltato. Si spera che il 18 maggio, data di riapertura dei musei che potranno in base alle disposizioni governative riguardo distanziamento e misure igienico-sanitarie, si possa tornare a sperare nel riattivare ciò che è stato interrotto. Ad esempio, alle Scuderie del Quirinale, “Raffaello” inaugurata il 5 marzo. La chiusura è prevista per il 2 giugno. Invocare la proroga è superfluo. E ciò vale per altre iniziative a riguardo.

Intanto oggi, chi vorrà, potrà entrare in quello straordinario mondo che ha formato il genio gentile proprio qui da noi. In Umbria.

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