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Ricordando De Felice alla BCT: dal 30 ottobre al 2 Novembre espone Riccardo Sanna

TERNI – “Ricordando Aurelio De Felice“, dal 30 ottobre al 2 novembre presso il Laboratorio Polifunzionale della Biblioteca Comunale di Terni a piazza della repubblica espone le sue opere di pittura e scultura Riccardo Sanna. Di Soriano del Cimino, si è diplomato presso l’Istituto d’ Arte di Terni sotto la guida di Aurelio De Felice e dei professori Capetti e Pantaloni. Ha frequentato i corsi liberi di  pittura all accademia “Lorenzo da Viterbo” e ” Accademia Severa di Parigi sotto la guida del professore Christian Zeimert. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e nel mondo. Certamente il curriculum è  assai più corposo ma ho tracciato le linee principali tanto per inquadrare l’autore delle opere in mostra per questo fine settimana di festività. Le opere che Sanna espone sono: la melodia del mare; pensieri in libertà; esistenze che si intrecciano; foibe l’umanità non ha colori; i giardini di Aurelio e tante altre. Così Patrizia Sora scrive: ” …le sue opere sono intrise di spiritualità che non è fede religiosa ma attiene a quella spiritualità estetica di cui parlava Pier Paolo Pasolini, al quale in questa mostra l’artista dedica un ciclo di opere, rivisitando alcuni luoghi che il regista del Vangelo Secondo Matteo scelse come ambientazione del film : le Cascate Fosso Castello presso Chia, i sassi di Matera. Alessio Paternesi commenta: ho visto le due porte chiuse, logorate del tempo, mi ricordavano polverosi di Morandi. Non è un confronto ma la poesia e la vita è la stessa. Secondo Gianni Maragno la vita è per Sanna una Porta, nei cui solchi sono scavate storie individuali e storie collettive. Aperta, chiusa, sobria, elegante, sgangherata sempre carica di vita, tradisce anche l’ esatta fotografia dell’animo dell’artista in rapporto al fluire del tempo e alla circostanza. Avendo frequentato a quei tempi ISA di Terni insieme a Riccardo e avendo avuto  stessi insegnanti di discipline artistiche, posso chiaramente aggiungere, a questi interventi precedenti, anche un mio pensiero sulle opere in questa mostra. Il colore tenue che contraddistingue la maggior parte di esse, come fosse una esposizione, vari e particolari oggetti di fantasia, riporta a ricordare le opere del maestro Capetti, soprattutto nel dipinto (olio su tela nella melodia del mare), dove l’insieme degli oggetti disposti e ordinati in una sovrapposta  successione, infondono ed esprimono una verità profonda sul modo di carpire alla fantasia quella linea maestra, con il colore e senso della bellezza.

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