Rimborsi-voucher e concerti: l'Unione nazionale dei consumatori chiede le dimissioni del ministro Franceschini

L’annullamento dei concerti estivi, spostati nel 2021, e il mancato rimborso dei soldi a chi aveva già acquistato i biglietti sta scatenando polemiche. A partire da Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Massimiliano Dona

Questo il tenore della lettera-aperta: “Le polemiche sono sacrosante: chi lo ha detto che tra un anno lo spettatore avrà ancora interesse a vedere lo stesso concerto ora annullato. Sia chiaro, comunque, che la colpa non è degli organizzatori, ma del ministro Franceschini, l’artefice dell’idea del voucher al posto del corrispettivo in denaro –  afferma Massimiliano Dona – Per i concerti, si è raggiunto il colmo. A differenza dei pacchetti turistici o dei voli aerei, per i quali l’art. 88 bis del Cura Italia offre un’alternativa tra voucher e rimborso del corrispettivo versato, anche se la scelta è lasciata, purtroppo, a tour operator e compagnie aeree, nel caso degli spettacoli, l’art. 88 prevede solo l’emissione di un voucher da utilizzare entro un anno dall’emissione e non prevede la restituzione dei soldi. Per questo chiediamo le dimissioni del ministro Franceschini”.

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