S.O.S. Infanzia e adolescenza, appello all'assessore regionale Paola Agabiti

FOLIGNO –  A firma de La società civile del mondo dell’infanzia e della scuola – Foligno e Zona Sociale n.8 – l’appello affinché si tengano nella debita considerazione i riflessi che Covid-19 ha nei confronti di bambini e ragazzi, specialmente in riferimento alla scuola “luogo dell’educazione, della socialità, spesso – si legge nell’appello – ancora una occasione di supporto nutrizionale chiusa per molti mesi”. Da qui le richieste. “Abbiamo bisogno di veri e propri patti territoriali, nei quali mettere a sistema servizi (sociali, educativi, culturali) pubblici, istituzioni educative, operatori scolastici, operatori sanitari, cooperazione sociale, associazionismo, società civile. Mettere in relazione le risorse umane, professionali, economiche, individuare soluzioni logistiche utili per dare, anche sotto il profilo degli spazi, risposte collettive ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie per ritrovare socialità, prossimità, condivisione.  I rischi di contagio possono essere ridotti al minimo –  e soprattutto ridotti rispetto alla socializzazione non controllata che altrimenti avrebbe luogo – osservando pratiche di sicurezza stringenti e nello stesso tempo attuabili. Da questo punto di vista, utilizzare al meglio il periodo estivo non significa soltanto dare una necessaria risposta, qui ed ora, ai problemi che abbiamo segnalato, ma anche contribuire ad una ripresa delle attività a settembre più sicura e funzionale.
Il territorio, mai come ora, può farsi protagonista. Per gestire questa situazione contribuire alla costruzione di forme nuove di vita sociale.
Per questo proponiamo:

  • un monitoraggio per capire quanti studenti siano stati effettivamente raggiunti dalla didattica a distanza nella nostra città, con quali modalità e livello di efficacia affinché il divario educativo sia colmato senza ritardo e si contrasti la dispersione scolastica;
  • potenziamento dei servizi di supporto ai bambini e ragazzi con gravi disabilità cognitive e fisiche e sindrome da spettro autistico attraverso la conferma  e il potenziamento delle risorse impiegate nei percorsi di assistenza, per garantire la ripresa dei progetti individualizzati in condizione di sicurezza per utenti e operatori;
  • costruzione di una rete diffusa di Centri estivi, per sperimentare nuove modalità di socialità, educare i bambini alle regole sanitarie e prepararli al rientro in una scuola diversa;
  • messa a disposizione di spazi scolastici ed extrascolastici (circoli, spazi associativi, teatri, cinema, fattorie didattiche, parchi…) da utilizzare come aule diffuse, scongiurando il rischio che a settembre, per mancanza di spazi sufficienti a praticare il distanziamento fisico, bambini e ragazzi si ritrovino a fare ancora didattica a distanza individuale da casa;
  • costituzione di un tavolo di coordinamento per le diverse tipologie di intervento e fasce d’età (riferendosi alle Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini e adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID – 19 (http://famiglia.governo.it/media/1934/20200516_linee-guida-centri-estivi_2344.pdf ) emanate dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Risoluzione Attività estive e sostegno educativo – un piano straordinario per l’infanzia e l’adolescenza  (https://drive.google.com/file/d/1SwAVRqehRzGC5C5YsjPaOLAEVauI_d-o/view?usp=sharing) della Regione Umbria)
  • attivazione di tutte le risorse potenzialmente disponibili per garantire progetti specifici per interventi contro la dispersione scolastica. A cominciare dagli stanziamenti previsti da:
  • Art 105 Decreto Rilancio Finanziamento Centri estivi 2020 e contrasto alla povertà educativa – Interventi a valere sul Fondo per le politiche della famiglia
  • PON scuola,
  • POR FSE Regione Umbria Asse III Priorità di investimento 10.1 “Ridurre e prevenire l’abbandono scolastico precoce e promuovere l’uguaglianza di accesso a una istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale, che consentano di riprendere l’istruzione e la formazione”

Foto di copertina lapressa.it: Un fiore per difendere il fratello da Covid-19
                                

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