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San Martino di Taizzano solitario, mistico e con il suo paliotto carolingio

NARNI – Siamo attorno al XI secolo. L’ edificio che andremo a conoscere a sommi capi (purtroppo per motivi di spazio), si trova vicino alla Abbazia di Sant’ Angelo in Massa: San Martino di Taizzano. In alcuni documenti farfensi del 1036/1116 già se ne parla. Il portale e il nartece sono di epoca successiva (nella foto) così anche gli stipiti e archi concentrici. L’ edificio potrebbe essere stato costruito su un preesistente tempio pagano vista la presenza di materiale lapideo in luogo. In origine la chiesa era ad una sola navata testimoniata dall’ abside e dai muri perimetrali. Campaniletto a vela.
L’ interno (qui sotto) si presenta con una navata centrale più ampia e due navatelle intervallate da due file di tre colonne di inizio XI secolo sullo stile protoromanico narnese; i capitelli sono ornati da foglie semplici scolpite a volute. Il pronao è costituito da due archi concentrici di cui uno sostenuto da pilastri. Come detto, il portale ha gli stipiti in pietra e un architrave dalla linea semplice ma,  da slancio ed eleganza alla stessa facciata con due doppi archi. A destra del portale un altra porta di contenute dimensioni.
L’ altare centrale è in stile longobardo scultura (Carolingia) VIII secolo. Tre pezzi incastonati tra loro con rilievi di croci, racemi, tralci e grappoli d’uva. Il pezzo “originale” e’ stato ritrovato nel 1995 in un pollaio nelle vicinanze. Il Comune lo acquistò nel 1996 insieme alla chiesa. Ma il pezzo originale longobardo e conservato presso il museo Eroli a Narni. Il pezzo che si può vedere oggi all’interno della chiesa e’ una copia fedele. Pezzi del genere sono presenti un po’ ovunque in questa parte dell’Umbria sud, essendo dominio del ducato longobardo di Spoleto.
San Martino di Taizzano, paliotto carolingio (copa)
Tra i tanti reperti, barbarico –  longobardo, spicca il paliotto riutilizzato per l’altare maggiore presso l’abbazia di San Pietro in Valle. In occasione della festa di San Martino, si svolge la Santa Messa e un rinfresco per tutti i partecipanti. La chiesa, è inserita in un percorso turistico di visita comprensivo di altri monumenti importanti di questo territorio come la già citata abbazia di Sant’ Angelo in Massa e l’altra di Santa Pudenziana.

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