Shalpy chiede aiuto: “Sono indigente, posso fare anche il cameriere” ma l’appello non piace ai social

Da qualche ore sta facendo il giro del web la notizia dell’appello di Shalpy lanciato attraverso la rivista musicale Rolling Stone. Il fatto è che nel momento in cui un personaggio conosciuto si espone in questi termini, c’è chi non comprende o addirittura prova un insano piacere. E così sui social piovono commenti non proprio piacevoli: “Sto portando alla ribalta la mia storia, ma non sono il solo. E mi dispiace leggere i commenti dei leoni da tastiera che mi lasciano messaggi gratuiti. Io sto facendo un appello“. Sa che non è il solo nel suo campo a essere in difficoltà.  “In questo momento mi trovo in una situazione di estrema indigenza, come il 90% della gente che fa questo mestiere. Faccio parte di una fetta di persone che non sono calcolate né dallo Stato, né dall’immaginario collettivo. Si ha l’idea che l’artista campi d’aria. Non si capisce la concretezza e l’imprenditoria che sta dietro al sistema. Chi ha deluso le aspettative è la concezione italiana che non esalta chi ha valore, ma la superficie o prende da esempio persone un po’ più furbe e meno vere. Ma non sono più rabbioso, la rabbia l’ho messa da parte. Potrei vantarmi e dire che la mia canzone è andata in Grecia, a Glasgow e a Berlino, ma devo anche mangiare. Sarei anche disposto a fare il cameriere o qualsiasi altra cosa mi venisse proposta. Io sono molte cose, posso affrontare tanti ambiti lavorativi”.

Particolare della foto tratta dalla rivista Rolling Stone

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