PERUGIA – Si è conclusa a Perugia la quinta edizione del Trasimeno Prog Festival. La giornata è iniziata in mattinata con la visita guidata presso il Cimitero Monumentale di Perugia in collaborazione con il Comune di Perugia, in occasione della celebrazione dei 50 anni dall’uscita del film Profondo Rosso di Dario Argento: proprio in quel luogo sono state girate alcune scene del film del regista romano. In serata la proiezione integrale del film e relativa sonorizzazione da parte dei Goblin di Claudio Simonetti. Il concerto, all’interno del programma Serestate 2025 del Comune di Perugia, previsto in un primo momento ai Giardini del Frontone, a causa delle incerte condizioni meteorologiche, è stato spostato presso l’Auditorium San Francesco al Prato.
Dopo il concerto del Banco del Mutuo Soccorso alla Rocca di Castiglione del Lago, terminato leggermente in anticipo per la pioggia, la serata di venerdì 22, dedicata ai Pink Floyd con tre band, i Drunk Side, i Finisterre e le Ranestrane è saltata per un improvviso temporale intorno alle 19.
Sabato sempre a Castiglione serata dedicata ai King Crimson: sul palco i romani King Crimson Project si sono concentrati sul periodo della trilogia degli anni ‘80 della band inglese: Discipline / Beat / Three of a perfect pair, concludendo poi con The Court of the Crimson King dal mitico primo album del 1969. Quindi l’esibizione del violinista David Cross, membro negli anni ‘70 del combo di Fripp, la cui band era completata da uno tra gli attuali tre batteristi ufficiali del Re Cremisi Jeremy Stacey. Con lui un viaggio nei meandri degli anni ‘70, con atmosfere indimenticabili tra le quali la lunga Larks’ tongues in aspic ed il finale, davvero da brividi, di Starless (tra le più belle melodie del filone del prog).
Dunque, il maltempo di venerdì ha fatto spostare l’evento dei 50 anni di Profondo Rosso e mai decisione fu più saggia, vista la pioggia che si è scatenata nel tardo pomeriggio su Perugia. Oltre due ore mezzo di spettacolo, la proiezione integrale del film “sonorizzata” dal vivo ed oltre quaranta minuti di altri successi dalle colonne sonore composte dal maestro Simonetti hanno deliziato il pubblico del San Francesco e hanno chiuso col botto la manifestazione: fondamentale la collaborazione in tal senso di Mea Concerti che ha messo a disposizione lo spazio. Il festival, da questa edizione e per sempre dedicato in maniera perenne da quest’edizione all’amico Riccardo Regi), è stato caratterizzato come non mai dall’incertezza meteorologica, che tuttavia non fa diminuire la passione degli organizzatori che sono già al lavoro per il futuro. Intanto il 20 settembre alla Sala dei Notari di Perugia proiezione del docufilm di Pierfrancesco Campanella “Gli anni del prog”, dedicato al movimento del progressive rock italiano degli anni ‘70.