C’è Spello Splendens dal 4 al 6 gennaio: apre il Festival il concerto di Micrologus

SPELLO – Ci sono suoni, strumenti,  e voci che immediatamente hanno il potere di evocare non solo immagini, prerogativa che alla musica notoriamente spetta, ma anche la nostra storia, le tradizioni, il folclore popolare che si trasmette nei secoli senza perdere la sua forza attrattiva ed emozionale.

Il Festival Spello Splendens è capace di tutto questo e incarna ciò che di meglio si può vivere e ascoltare del clima natalizio che affonda le sue radici nel medioevo e le porta fino ai giorni nostri. Già, perché l’anima di questa rassegna, arrivata alla quattordicesima edizione, sta tutta nell’ensemble Micrologus che la organizza e che rappresenta ciò che di meglio a livello internazionale l’Italia produce per quanto concerne la musica medievale e rinascimentale grazie a Patrizia Bovi, Gabriele Russo e Goffredo degli Esposti che assieme al compianto Adolfo Broegg, fondarono nel 1984 questo straordinario gruppo. Proprio con Degli Esposti e Russo che ne sono i direttori artistici, entriamo nel vivo del programma di questa edizione 2024.
– Il senso di questo Festival?
Fedele all’idea iniziale alla quale teniamo fede da 14 edizioni: riscoprire la bellezza di musiche particolari, magari poco conosciute, ma che connotano la festa del Natale attraverso concerti di musica medievale e tradizionale. Conseguentemente valorizzare le sonorità e quindi gli strumenti antichi, oggi considerati minori, come zampogne, ciaramelle e cornamuse.
– L’apertura è affidata a voi, a Micrologus, e sarà un’occasione non banale…
Vero, segna l’inizio delle iniziative per far partecipi tutti quelli che ci seguono e apprezzano il nostro lavoro,  dei  nostri 40 anni di vita.
– Il concerto che farete per l’occasione?
Il concerto riporterà in vita le musiche di un manoscritto inedito che contiene le più antiche Laudi francescane dedicate alla Madonna di Loreto, scritte in latino e nel volgare del Quattrocento.
– Gli altri protagonisti di Spello Splendens?

Gli Stella Nova, che terranno un altro concerto di musica medievale il 7 gennaio. E’ un gruppo abruzzese  che, con la voce e tanti strumenti musicali, farà ascoltare musiche del Natale medievale provenienti da varie parti d’Europa.
– Per la musica tradizionale?
Sono due le aree regionali in questa edizione invitate a rappresentare le tradizioni dell’Appennino: la Lombardia insieme alla Liguria, con un trio di eccezionali virtuosi, senza dubbio i più importanti “portatori” della tradizione musicale delle Quattro Provincie, quelle al Nord dove termina l’Appennino: sono Stefano Valla  al piffero e Daniele Scurati alla fisarmonica, che tramandano un vastissimo repertorio di musiche da ballo con un antico e particolare oboe, producendosi in energici intrecci sonori con le cornamuse di Fabio Rinaudo.

Abbiamo poi il Molise, con il più importante e longevo gruppo di questa regione, il Tratturo, fondato da Mauro Gioielli nel 1976, con i canti in dialetto e le pastorali della loro forte tradizione del Natale.
– L’ingresso ai concerti è gratuito?
Sì assolutamente e si terranno al Teatro Subasio e nella chiesa di Sant’Andrea.
– C’è poi un particolarissimo appuntamento che si rinnova…
Sì, in chiusura del Festival. Questa volta cade domenica 7 gennaio: “Zampogne e lenticchie”.
– Spieghiamo cos’è?
Una passeggiata musicale  che rinnova la tradizione dell’offerta propiziatoria del cibo. Possono partecipare liberamente tutti i musicisti che vogliono. A questo proposito vorremmo ringraziare  tutti  i ristoratori del centro storico di Spello che partecipano attivamente.
– Confermati stage e laboratori?
Sì li terremo noi di Micrologus il 6 e 7 gennaio assieme a Lino Maniscalco. Sono gratuiti per i residenti nel comune di Spello, mentre per gli altri c’è una quota di iscrizione. La scadenza è il 30 dicembre. Dopo questa data sarà da verificare la possibilità di partecipare alle varie iniziative. In ogni caso il numero da chiamare è 3488722314
e-mail gabrielerusso59@gmail.com.
Chiudiamo con la mostra?
Sì, è quella permanente “Liuti e strumenti a corda dal Medioevo ai nostri giorni”. Si tratta della collezione  Adolfo Broegg al Centro studi a lui intitolato.  Sarà aperta il 6 e 7 gennaio dalle 10,30- alle 13.

I CONCERTI

Giovedì 4 gennaio
Ore 21.15
Chiesa di Sant’Andrea
“Ave Donna Chiara Stella”
Micrologus, ensemble umbro di musica medievale
Venerdì 5 gennaio 
Ore 21.15
Teatro Subasio
“Musica e canti dalle terre delle Quattro Province”
Trio dell’Appennino: Stefano Valla, Daniele, Scurati e Fabio Rinaudo. Gruppo del Nord Italia di musica tradizionale.
Sabato 6 gennaio
Ore 21.15
Chiesa di Sant’Andrea
“Concerto dell’Epifania: zampognate, ciaramellate e canti natalizi.
Il Tratturo, gruppo molisano di musica tradizionale.
Domenica 7 gennaio
Ore 15.15
Chiesa di Sant’Andrea
“In Mundo Nascitur”
Stella Nova: ensemble abruzzese di musica medievale.

LE INIZIATIVE

Domenica 7 gennaio
Ore 16-18,30 per le strade di Spello “Zampogne e lenticchie”: passeggiata musicale-culinaria per il centro storico di Spello, con raduno libero dei musicisti, ospiti e degustazione dei piatti offerti dai ristoratori della città.
Partenza alle ore 16 dalla scalinata della Chiesa di Sant’Andrea.
Mostra permanente
“Liuti e strumenti a corda dal Medioevo ai nostri giorni” (collezione  Broegg)
al Centro Studi “Adolfo Broegg”.  Apertura:
6 e 7 gennaio (ore 10,30-13).

LABORATORI E STAGE

Si terranno il 6 e  7 gennaio e le iscrizioni scadono il 30 dicembre prossimo. Richiedono una quota di iscrizione, sono gratuiti per i residenti nel comune di Spello.

Foto di copertina: Gianni Donati

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