Spoleto, con l’Art Bonus verrà restaurato l’arazzo “A verdura con uccelli” appartenuto alla regina Cristina di Svezia

SPOLETO – L’Umbria, con Perugia capofila, è ben avviata all’utilizzo dell’Art Bonus come opportunità per il restauro e recupero dei propri beni. La buona notizia, in questo senso, viene oggi da Spoleto dove l’arazzo “A verdura con uccelli”, appartenuto in passato alla regina Cristina di Svezia, verrà recuperato dalla sezione Spoleto-Valnerina di Confindustria Umbria, presieduta da Giacomo Filippi Coccetta.  Il bene, di proprietà del Comune di Spoleto, pur presentando un discreto stato conservativo, ha bisogno di interventi che ne impediscano il degrado e persino la perdita.  Martedì 13 luglio ne sapremo di più, visto che alle ore 15.30 a Palazzo Collicola verrà illustrata l’iniziativa e la tipologia d’intervento.

All’iniziativa hanno contribuito nove aziende del territorio spoletino e, come sempre in questi casi, VivoUmbria vuole esplicitamente rendere loro il merito per la sensibilità dimostrata nel comprendere e voler preservare i tanti valori artistici, storici e sociali dei tesori che abbiamo. Dunque, grazie a Antica Norcineria F.lli Ansuini, COO.BE.C. Cooperativa Beni Culturali, Fabiana Filippi, Italmatch Chemicals, Meccanotecnica Umbra, Monini, QFP, Tulli Acque minerali, Urbani Tartufi.

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LA STORIA E L’INTERVENTO

E ora ecco quanto riporta il sito del Ministero in base al tipo di intervento richiesto.

Gli arazzi, fanno parte di una serie di cinque esemplari, entrati nel patrimonio pubblico nel 1939, per acquisto da parte del Comune nella vendita all’asta dall’ultimo degli eredi della Famiglia Collicola, e già appartenuti alla regina Cristina di Svezia, appassionata d’arte, distintasi per essere stata mecenate di molti fra i principali artisti barocchi.

Da Palazzo Collicola passarono ad ornare le sale di Palazzo Comunale (ufficio del Sindaco e sala del Consiglio), per essere poi immagazzinati a seguito del terremoto del 1997, che costrinse a liberare il Municipio per eseguire lavori di ristrutturazione generale.

Quattro dei cinque arazzi furono sottoposti, fra il 1991 ed il 1993, ad operazioni di  parziale restauro, autorizzate e supervisionate dalla Soprintendenza. Essi tuttavia necessitano ancora di essere rifoderati nelle parti interna ed esterna, dell’approntamento di un sistema di sospensione, e del consolidamento integrativo in alcuni punti.  Uno degli arazzi, il n. 5, fu restaurato invece nel 1956, ed è quello che oggi versa nelle più precarie condizioni.

Il completamento del restauro degli arazzi  n. 1, 2, 3 e 4, ed il restauro integrale dell’arazzo n. 5, consentirebbero di ricollocare i beni nelle sale di provenienza, soprattutto ora che negli stessi ambienti sono stati esposti, con funzione di arredo e rappresentanza, molti degli arredi originali, ed è stata allestita una Quadreria.

Tessuti presumibilmente a Bruxelles intorno al secondo quarto del secolo XVII, essi mostrano un’ambientazione naturalistica con effetti chiaroscurali,  zone di ombra e  luce,  graduali passaggi di colore, plasticità di forme, vibrazioni luminose ottenute per l’impiego di più fili di differenti tonalità.

Si propone per l’art bonus o il restauro della intera serie o, il restauro dei singoli arazzi come di seguito descritti.

Arazzi in lana e seta

Arazzo a verdura con uccelli n. 1 335×417 mq 13,97 per il completamento del restauro € 15.683,68 + IVA

Arazzo a verdura con gufo n. 2 335×522 mq 17,49  per il completamento del restauro € 17.795,00 + IVA

Arazzo a verdura con martin pescatore n. 3 335×137 mq 4,59  per il completamento del restauro € 48.910,00 + IVA

Arazzo a verdura con scimmia n. 4 335×280 mq 9,38  per il completamento del restauro € 90.510,60 + IVA

Arazzo a verdura con germano reale n. 5 335×582 mq 19,50  per il  restauro € 221.718,00 + IVA

 

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