Spoleto, conferenza di fine anno: bene le buone pratiche ma resta qualche perplessità

SPOLETO – Lunga e articolata la conferenza stampa di fine anno che si è svolta ieri mattina a Spoleto. Ad illustrare i risultati dell’azione amministrativa il sindacoSpoleto insieme alla Giunta, compresenza volta quasi a scongiurare il rimpasto annunciato nei giorni scorsi dalla stampa dopo la lettera che la Lega aveva inviato al primo cittadino con la richiesta di “un cambio di passo”. Niente di più lontano dal vero, pare, il sindaco smentisce, il confronto con la maggioranza sembra essere avvenuto e la stima tra gli assessori resta. Fiducia riconfermata anche, in occasione, al presidente Vicenzo Rossi della Valle Umbra Servizi, sulla cui nomina la lettera avrebbe posto qualche malumore. D’altronde visti gli interventi eseguiti, o in corso d’opera, e i progetti avanzati dal Comune, sembrerebbe davvero duro sostenere un “immobilismo dell’amministrazione”. Parliamo ad esempio dei numerosi eventi sostenuti dall’assessorato alla cultura con una “strategia a medio-lungo termine”, “un bilancio positivo perché abbiamo programmato fino a maggio, grazie a risorse che abbiamo potuto investire fino ad allora” ha sottolineato la Urbani. O anche la messa in sicurezza di strade e segnaletica con l’ausilio dei cinque milioni provenienti dallo Sblocca Cantieri e delle opere pubbliche, anche se mentre il restauro di una porzione dell’ex Monastero della Stella è stato appaltato e i lavori inizieranno a gennaio, ancora in alto mare è la pratica che riguarda il Ponte delle Torri. Sulle strade inoltre, anche per tenere testa alle urgenze provocate dall’ultimo sisma, in merito alla chiusura del valico della Somma l’amministrazione ha scritto ad Anas per auspicare un rapido intervento al quale la società, forse anche spronata dai continui inviti per il completamento della Tre Valli,  ha risposto positivamente: la Flaminia giovedì 19 dicembre sarà riaperta al traffico leggero a senso unico alternato. 
E ancora, nonostante le buone pratiche messe in atto, ad esempio, dall’assessorato alle Politiche sociali e giovanili (l’assegnazione residenziale pubblica, la prossima dotazione di un regolamento per l’accesso socio-assistenziale e socio-sanitario, gli “accessi triplicati” all’Informagiovani), allo sport (con l’espansione degli usi del Palatenda per la pallavolo, il pattinaggio a rotelle, il mini tennis, le manifestazioni dei Vaporetti, il motoclub), all’ambiente (aspettando Fauna 2020 dedicata al Gatto Selvatico Europeo, la collaborazione con la Pro Loco di Monteluco, la conferma e il premio Emas), perplessità rimangono per alcuni stabilimenti che nel comprensorio occupano le pagine dei giornali fin dagli anni Ottanta. È questo il caso della ex Novelli, con alle spalle la sua storia complicata dato che le tre aziende agricole del gruppo sono state oggetto di sequestri penali e civili da parte del Tribunale di Castrovillari e di Terni e che, quattro anni dopo il fallimento del 2012 sono state vendute al costo simbolico di un euro all’azienda Alimentialiani, fallita anch’essa, collegata alla holding calabrese iGreco. Sulla ex Novelli ancora si parla e questa mattina a Palazzo Comunale il sindaco ha espresso la volontà di “tutelare gli interessi dei lavoratori”. Più o meno dello stesso tono l’auspicio di un buon accordo con i sindacati per quanto riguarda l’ex Cementificio, stabilimento che oggi è in mano alla Colacem eugubina. L’amministrazione sta seguendo anche la vicenda della ex Pozzi (oggi Ims e Isotta Fraschini), inaugurata nel 1963 dopo che a Terni avevano chiuso i laboratori della ghisa e il quale iter attuale vedrebbe alcune aziende non italiane interessate al settore. Discorso a parta va fatto per il palazzo della Posterna, il cosiddetto Ecomostro, che dopo essere stato dichiarato illegittimo, una costruzione abusiva ha sentenziato la Cassazione, attende di essere demolito come da ordinanza emessa dalla Corte d’Appello di Firenze. Eppure, anche in questo caso sorgono dei problemi e dei rallentamenti poiché la demolizione avrebbe ripercussioni sulla mobilità alternativa poco distante e quindi, tramite il Testo Unito dell’Edilizia si cercano soluzioni. L’assessore al Bilancio Claudio Zucchelli, da qualche mese entrato in Giunta, spiega che il tutto potrebbe risolversi con l’applicazione dell’art. 36 che in materia di sanzioni ne accerterebbe la conformità, come descritto nel suo testo normativo che “in caso di interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso (…) il responsabile dell’abuso, o l’attuale proprietario dell’immobile, possono ottenere il permesso in sanatoria”, cioè di fatto una riabilitazione legale del fabbricato subordinato al pagamento del contributo di costruzione. In alternativa, continua Zucchelli, in attesa della scadenza dell’ordinanza rinviata dal giudice al 31 dicembre per evitare l’azione coattiva, si potrebbe optare per l’art. 38 che sugli interventi eseguiti in base ad un permesso annullato sostiene invece che “in caso di annullamento del permesso di costruire, qualora non sia possibile la rimozione (…) il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale applica una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite”.  
E gli obiettivi per il 2020? “La ricostruzione post-sisma, trovare una soluzione occupazionale per la ex Pozzi e per la ex Novelli, mantenere eventi culturali all’altezza di quest’anno, implementare gli impianti sportivi e migliorare i servizi dell’ospedale” ha concluso il sindaco.

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