Spoleto Jazz Season, con "Vamos" il magico arrivederci di Bosso-Girotto

SPOLETOBosso-Girotto. Girotto-Bosso. Che entrano all’unisono su un complesso 12/8 d’apertura. Che si fondono e contrappongono. Che musicalmente si “sfidano”, compiaciuti e divertiti, tra spazi e righe di un pentagramma che pare non avere limiti. Il tutto, su ritmi caldi, noti, a volte persino facili e tutti funzionali, mentre il pezzo scorre, guidato dall’impressionante virtuosismo dei due co-leader di un sestetto “meraviglia”.

Note che rotolano lungo un percorso di atmosfere e ritmiche che i sax soprano e baritono di Javier dominano pienamente e sapientemente. Straordinariamente bella la sintonia tra questo argentino di Cordoba e il torinese Fabrizio, bimbo prodigio che a 5 anni ha trovato nella tromba il modo di soffiare tutta la sua energia, vitalità, genialità.
Fortunato, insomma, chi c’era ieri sera al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti di Spoleto per l’ultimo concerto della prima edizione di Spoleto Jazz Season concepito da Silvia Alunni, direttore artistico di Visioninmusica. Perché ha sentito una inarrestabile cascata di note che rimbalzavano piacevoli, sognanti, strabilianti.
Commovente poi, a metà concerto, la voce di Natalio Mangalavite che si muove su un tappeto di tastiere sognante, poetico, struggente dopo aver incantato fin dall’inizio del concerto con il suo pianoforte dosato quanto intenso.
Bello e caldo l’uso prolungato e forse atipico, comunque che suona originale, del pollice sul basso sei corde di Luca Bulgarelli che quando serve mette ovviamente tutte le cinque dita della mano destra per tessere trame altrimenti impossibili, altrettanto efficaci e piene di gusto.
Sostenere assoli di due fuoriclasse non è facile ma il batterista Lorenzo Tucci e il percussionista Bruno Marcozzi dimostrano di possedere tutta la sfera dello scibile ritmico sudamericano, dalla bossa nova al samba, in stile jazzato.  Lo fanno con una energia gradevole che specialmente nel bis trascina il pubblico.
Dopo Nick The Nightfly e il suo “Be yourself”, dopo il trio jazz-melodico Dock in absolute e il loro “Unlikely”, il “Vamos” di Bosso-Girotto Latin mood, è la degna conclusione di una bella idea di proporre musica. La rassegna Spoleto Jazz Season saluta. Speriamo di riascoltarla presto.

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