Spoleto, la Stagione Lirica continua con “Drosilla e Nesso”

SPOLETO Un barocco strumentale con un allestimento contemporaneo che offre sorrisi tra il pubblico, nonostante la poca presenza di sala. Il palcoscenico cambia dimensione e talvolta si riattiva in platea, i personaggi dialogano con i musicisti e l’ombra lunga del direttore d’orchestra, il maestro Pierfrancesco Borrelli, proiettata nella buca si accende da sotto il teatro con le luci di Eva Bruno e i costumi di Clelia de Angelis del campo da tennis. La scenografa Elena Zamparutti e il regista Davide Gasparro hanno voluto che tutta la storia girasse proprio su un campo da tennis e che le scene fossero divise dalla piccola rete.  

La locandina

È così che nella cornice salottiera del Teatro Caio Melisso di Spoleto ieri sera, 13 settembre, ha debuttato dopo Re di Donne la prima dei consueti Intermezzi del ‘700 del Teatro Lirico Sperimentale intitolati a “Drosilla e Nesso”, un’edizione critica a cura di Lorenzo Tunesi in collaborazione con il Centro Studi Pergolesi, con musiche di Leonardo Leo su libretto di Carlo De Palma.

Il breve spettacolo, della durata di poco meno di un’ora, dona alla drammaturgia il fluire di una musica che in forme melodiche e ritmiche appare volutamente semplice. Ciò rimanda, come ci teneva a sottolineare il M. Borrelli, alla figura del compositore tedesco Georg Philipp Telemann che qui verrà omaggiato, non solo per la varietà stilistica galante di impronta e passione bachiana che egli prediligeva ma anche per le sue innumerevoli composizioni. Una fra tutte e quella che verrà presa di riferimento, il Concerto “Polonais” in Sol Maggiore, estratto in parti insieme al Concerto per violoncello in Re Minore di Leonardo Leo. “La scelta di brani che contenessero tale strumento – commenta Gasparro, sulla dignità del violoncello, nelle note di regia –  fa da filo rosso all’operazione di messa in scena di questo intermezzo, in un ideale dialogo tra la ‘purezza’ di questo repertorio e la contemporaneità dell’allestimento”.

Il gioco amoroso dei due protagonisti, Drosilla (interpretata dal mezzosoprano Silvia Alice Gianolla e dalla soprano Zuzana Jerabkova) e Nesso (il baritono Paolo Ciavarelli), coincide in ilarità ed evita la routine imposta dall’epoca attraverso “uno spazio fisico concreto in cui agire teatralmente – continua Gasparro – per far emergere bene le dinamiche del libretto ma offre anche alla nostra immaginazione un correlativo oggettivo al simbolico ‘campo’ su cui si gioca la partita dei sessi, grande serbatoio tematico di tanta produzione settecentesca”.   
È sul campo dunque che vedrete consumarsi l’infantile gesto del corteggiatore che, prima perisce sotto la furbizia dell’amata e poi, durante la partita, con la burla sulla lingua e le racchette in mano, assecondata la pietà che lei gli offre, è pronto a combinare le nozze.
 
Le repliche dell’opera andranno in scena, sempre al Teatro Caio Melisso, questa sera, sabato 14 settembre alle ore 21 e domani, domenica 15 settembre alle ore 17.
La 73ma Stagione Lirica continua con Operalieder Liebeslieder su musiche di Brahms, Schubert e Schumann a Villa Redenta, mercoledì 18 settembre alle ore 21, e chiuderà con il capolavoro di Rossini, Il Barbiere di Siviglia, con la regia di Paolo Rossi al Teatro Nuovo il 17, 18 e 19 settembre anche per scuole, mentre la prima serale sarà venerdì 20 settembre alle ore 20.30, seguirà lo stesso orario la replica di sabato 21 settembre mentre sarà alle ore 17 quella di domenica 22 settembre.
 

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