Spoleto, nella giornata della legalità le Forze dell’ordine incontrano gli studenti

SPOLETOBullismo, cyber-bullismo, reati telematici, truffe, furti di identità, diffamazione, pedofilia, pedopornografia e legalità, tutte facce della stessa medaglia. Ieri mattina, 5 ottobre, a Spoleto nell’Aula Magna dell’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato, in occasione della prima giornata della legalità, si è tenuto un incontro tra prefetti, magistrati, forze dell’ordine e insegnanti, studenti e cittadini. La conferenza dal titolo “La legalità dai banchi di scuola al mondo del web” è stata fortemente voluta dall’associazione nazionale degli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI), che promuove i valori della Costituzione, presieduta dal presidente Tommaso Bove. 
“Questo è il posto ideale per fare questa riflessione – sono state le parole del sindaco Umberto De Augustinis rivolte agli studenti – anche in una giornata mesta per l’ennesimo fatto di sangue che ha colpito la Polizia di Stato”. Dopo l’inno di Mameli, è stato osservato un minuto di silenzio per i due agenti, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, che venerdì scorso a Trieste sono stati uccisi durante una sparatoria. 
Il messaggio più volte esplicitato dai relatori presenti ha sottolineato in particolare due aspetti. Il primo, l’importanza di conoscere in modo adeguato gli strumenti telematici che si utilizzano, internet e social network compresi, per una corretta divulgazione e informazione senza cadere nel tranello che vorrebbe la violenza virtuale non perseguibile; così non è come il legislatore ha inteso nella legge n. 71/2017 contro il cyberbullismo che nella mattinata si è provveduto a leggere. Il secondo, premesso che qualsiasi azione che si compie ha delle conseguenze, l’importanza e il reintegro di tutti quei valori ai quali le Forze dell’Ordine presenti – Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza – hanno giurato fedeltà. Tutte le personalità al tavolo, insieme alla direttrice dell’Istituto Maria Teresa Panone che ha dato l’avvio agli interventi, hanno insistito sulla forza dell’educazione, della formazione e anche dello sport (con l’invito del campione di pugilato Roberto Cammarelle a entrare nelle Fiamme Oro: “È aperto a tutti – ha detto – lo sport è importante e aiuta a stare bene fisicamente e mentalmente”)  con l’augurio per tutti gli studenti di trovare nel rispetto delle leggi il bene comune. 
Per avvicinarsi ai ragazzi non è bastato sensibilizzare il concetto di bullismo e cyber-bullismo attraverso la visione di due video e spot, benché utili, si è anche voluta riproporre alla loro attenzione “YOU POL” l’applicazione per cellulari, disponibile per sistemi Android ed Apple, lanciata dalla Polizia di Stato due anni fa e con la quale è possibile inviare, direttamente in Questura, immagini o segnalazioni scritte in caso di episodi di bullismo o di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolar modo all’interno o nei pressi di istituti scolastici. 
Mentre il Commissario Marco Valerio Cervellini, della Polizia Postale e delle Comunicazioni è sceso dal banco e si è messo a parlare tra i ragazzi dei rischi e dei pericoli che per loro si celano nella rete, auspicando che nella divisa possano ritrovare fiducia nelle Istituzioni e nelle Forze dell’Ordine che anch’egli rappresenta perché “sono al vostro servizio”. il Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano Alberto Nobili, l’unico a parlare di legalità ad ampio spettro annoverandovi mafie e corruzione, in estrema sintesi ha spiegato gli intenti in un importante discorso sulle Forze dell’Ordine a tutela dei cittadini tutti e degli agenti e degli operatori che ogni giorno scendono in strada come angeli custodi e che non è accettabile che muoiano (ancora) nello svolgimento del proprio lavoro: “La partecipazione è di tutti quanti, nessuno si deve tirare fuori. Cosa deve succedere ancora? (…) Il criminale è spaventato dalla cultura non solo nozioni e informazione, ma anche la dignità, i valori, il conoscersi, l’orgoglio, il coraggio, il rispetto, il senso di appartenenza. Vi dovete divertire ma non banalizzate la vostra vita con le vostre potenzialità, date il meglio di voi”. 

Un momento del convegno

In conclusione l’ANCRI ha voluto varare il progetto dedicato ai “cittadini virtuosi” con la presenza al convegno di Carlo Santucci, il medico che in agosto su un treno austriaco aveva salvato la vita a una giovane mamma toscana con un massaggio cardiaco di 40 minuti, premiato per l’occasione con una tessera.
Sono intervenuti, oltre ai già citati, il colonnello Giovanni Fabi, il comandante provinciale dei Carabinieri di Perugia e del Vicario del Questore di Perugia Angelo Serrajotto, il prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia, il magistrato Pietro Calabro, il paroliere e scrittore Mogol e in chiusura il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia.
La giornata della legalità è proseguita nel pomeriggio allo stadio comunale con un triangolare di calcio, dal titolo “Diamo un calcio all’illegalità“, in cui si sfideranno le Nazionali di Magistrati, Prefetti e Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. 
 
 

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