Stasera a Calvi dell’Umbria il concerto tributo a Mia Martini: interviste ai protagonisti

CALVI DELL’UMBRIA – Indimenticabile Mimì. Per tanti. Per Calvi dell’Umbria in particolare. Mia Martini qui ha abitato per otto anni, dal 1986 al 1994, e aveva legato con la gente del borgo al punto che aveva voluto dedicare loro un concerto, il suo canto, la sua arte, la sua immensa voce. Accadeva 31 anni fa, era il 12 maggio 1991. Stasera, 9 luglio, in segno di gratitudine, l’associazione Il Dammuso ha organizzato per lei un’intera giornata, “Semplicemente Amore”, che culminerà con il concerto serale. Suggestivo “teatro”, sarà il Giardino del Monastero delle Orsoline dove alle ore 17 si terrà la presentazione del libro “Mimì, tutti ne parlano io l’ho conosciuta” di Davide Matrisciano con l’intervento dell’attore Alessandro Perfetti Piccolomini; seguirà alle ore 18 l’apertura della mostra fotografica “Scatti d’autore. Ritratti di Mimì” con le foto che ritraggono Mia Martini di Carlo Bellincampi. Alle 21 la serata-concerto “Tra musica e parole” presentata da Daniela Poggi.
Il progetto per ricordare Mia Martini nasce dalla forte volontà di Marcello Spiridioni, punto di riferimento della gloriosa RCA e collaboratore di Mia, e Sandrino Aquilani, attuale sindaco di Vetralla appassionato di musica con la collaborazione del Comune di Calvi. Impareggiabili per quanto hanno fatto. Sul palco saliranno amici, artisti e autori che hanno scritto per lei per capire chi era Domenica Rita Adriana Bertè, per tutti Mia Martini. Grazie alla preziosa collaborazione della collega Maria Rita Parroccini, molti di questi artisti ci hanno dato un loro ricordo in anteprima.

Dario Baldan Bembo

“I mio ultimo incontro con lei avvenne tre mesi prima che ci lasciasse. Dopo anni che non ci vedevamo mi venne a trovare in una discoteca dove stavo suonando e ne fui stupito. Quella sera stessa l’accompagnai al piano e cantammo tutte le nostre canzoni: Minuetto, Donna Sola, Piccolo Uomo, Inno… Ci fosse stata la Rai a riprenderla sarebbe stata una puntata di un successo pazzesco! Dopo tre mesi ricevetti la notizia della sua scomparsa e capii che mi era venuta a salutare per ringraziarmi di tutto”.

Mariella Nava

“Ogni volta che c’è una chiamata per ricordarla, per cantarla e per onorare il suo ricordo, corro. Per me – dice la cantautrice – è stata un grande esempio, un’artista meravigliosa. Amo cantare il suo repertorio. L’episodio che ci ha un po’ unite, dopo che lei non c’era più, è stata la scoperta di una canzone che aveva provinato, “Le Altre”, che il produttore Maurizio Piccoli ritrovò. Era rimasta un po’ una cosa insoluta per me quella di non aver potuto scrivere qualcosa per lei. Piccoli aveva sentito questa mia dichiarazione e mi fece questo regalo: mi raccontò che non era così e che Mia Martini aveva provinato la canzone e addirittura aveva scritto a mano il mio testo, con la sua grafia. E’ un gran ricordo e a Calvi la canterò”.

Mimmo Cavallo

“Nell’ultimo periodo della sua vita – racconta il cantautore – Mia aveva dei problemi e io partivo da Ascoli per andare a trovarla a Calvi e duqnue è un po’ un ritorno ai vecchi tempi. La conobbi grazie ad Antonio Coggio mentre stavo realizzando il mio primo album Siamo Meridionali. Con Mimì ci accomunava la ricerca delle nostre radici essendo due persone del Sud tanto che ho scritto per lei Danza Pagana e Il mio Oriente. Mimì le amava molto. Una grande interprete. Aveva un carattere esplosivo, divertente”.

Franco Fasano

“Le nostre strade si sono incrociate varie volte a Sanremo. Nell ’82 – racconta l’autore – lei partecipava per la prima volta con E non finisce mica il cielo. Non fu premiata e i giornalisti, indignati per il suo 9° posto in classifica, decisero di istituire apposta per lei il Premio della Critica. Poi ci siamo rivisti all’Ariston nell’89, nel ’90 e in quel periodo in occasione di Sanremo in the World fece amicizia con mio padre, noto fotografo, e così iniziammo a guardarci non più con gli occhi di un collega ma con uno sguardo più familiare. Anche nel ’92 eravamo nel cast sia di Sanremo che di Viva Napoli del’94. Fu poco dopo quell’occasione che Mimì mi chiese una canzone dedicata alla luna. Ne scelse di famose e due inedite: una di Mimmo Cavallo e la mia dal titolo La luna. Di tutto ciò e di altro parlo nel mio libro Io amo: dal muretto di Alassio al Festival di Sanremo. Dallo Zecchino d’oro alle sigle per i cartoni animati. E non solo!. Franco – mi disse Mimì – se scrivi per i bambini sei pronto a scrivere anche per me”.

Francesca Alotta 

“Dopo aver cantato E non finisce mica il cielo a Tale e Quale Show, mi hanno chiamata da tutta Italia: Mimì è sempre stato il mio mito. Sto preparandolo spettacolo Gli uomini non cambiano, le donne sì. La vera storia di Mimì. Vorrei raccontare la verità fino in fondo. Al Cantagiro non stavo molto bene. Lei si fece circa 50 metri a piedi, diciamo anche nel fango, per venirmi a rincuorare e fu dolcissima. Questo non lo dimenticherò mai”.

Luigi Lopez

Luigi Lopez non potrà partecipare alla serata p ma ha voluto lasciare questa testimonianza: “Cosa potrei dire a Mia? Ancora insieme … Semplicemente amore … ‘Indimenticabile Mia: non sono le mie parole per te ma i titoli di tuoi album che per il loro significato, tutto raccontano dei sentimenti che ho provato e sto provando per te. Ancora insieme nella serata di Calvi dell’Umbria, con tutta la commossa ammirazione per quello che ci hai regalato, dando voce alla tua anima”.

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