PERUGIA – Sabato 3 maggio ore 17.30 alla Biblioteca S. Matteo degli Armeni arriverà a conclusione la sesta edizione di “Storia, musica e parole in circolo”, la rassegna di incontri divulgativi di argomento storico-musicologico, organizzata dalla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, in collaborazione con la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini. Dell’ultimo appuntamento sarà protagonista la musicologa Emilia Pantini, che presenterà il suo “Quando Piccinni era una rockstar” (nell’immagine in copertina) un ampio e documentatissimo studio sulla carriera dell’operista settecentesco, che sarà al centro di una conversazione brillante e informale che ruoterà intorno ai concetti di successo e di merito, tra esempi storici e attuali. Cosa hanno in comune Niccolò Piccinni e Drake? – si chiede l’autrice – perché oggi la musica di Piccinni è scomparsa dalle scene, e invece non esiste stagione lirica o concertistica che possa ignorare quella del suo collega Wolfgang Amadeus Mozart Emilia Pantini ci lascerà entrare nell’officina di un musicologo, e scopriremo che scorrazzarvi dentro può essere un’esperienza più divertente di un giro sull’ottovolante, sicuramente più vertiginosa. L’appuntamento è per le ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale San Matteo degli Armeni.
L’ingresso è, come di consueto, gratuito. Emilia Pantini è laureata in Filosofia (Sapienza Università di Roma), diplomata in Composizione e in Pianoforte (Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma), dottore di ricerca in Études Italiennes a Paris, dottorato in Storia e Analisi delle culture musicali. Pur occupandosi principalmente del teatro musicale del XVIII secolo, i suoi interessi spaziano dal Cinquecento al Novecento. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo nel 2023 per i tipi di LIM Carriera e storiografia dell’operista del secondo Settecento. Piccinni, gli intermezzi e il repertorio comico romano (1758-1776); nel 2018, (insieme con C. Faverzani e M. Marconi) «Lo sposo burlato» da Piccinni a Dittersdorf. Un’opera buffa in Europa; nel 2016 Quale edizione della «Gerusalemme liberata» leggeva Giaches de Wert? in Sì canta l’empia. È in corso di pubblicazione sul «Saggiatore musicale» Per un’ermeneutica dei due Lauri, un saggio dove propone un’interpretazione innovativa, basata su un’attenta lettura dei testi poetici, delle due più importanti antologie madrigalistiche del Rinascimento italiano, il Lauro secco (1582) e il Lauro verde (1583), curate verosimilmente da Torquato Tasso. Insegna Poesia per musica e Drammaturgia musicale al Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Carriera e storiografia dell’operista del secondo Settecento, di Emilia Pantini, è una disamina scrupolosa dei meccanismi che generano il successo di un musicista e della susseguente resa storiografica, condotta attraverso l’esame della carriera di Niccolò Piccinni. I dati raccolti in merito a tutte le rappresentazioni operistiche avvenute a Napoli, Roma, Venezia (le principali piazze produttive che esportavano titoli e carriere nel resto d’Italia e in Europa), disaggregati al fine di poter essere riaggregati nuovamente in grafici, descrivono le specificità dei singoli mercati e consentono di ricavare il posto che ciascun compositore occupava nei mercati in cui esercitava. Il confronto dei risultati con la ricerca d’archivio (nel caso specifico la lettura del Chracas) e la ricerca musicologica del passato offre inoltre possibili risposte a molti interrogativi — ad esempio, il motivo per cui si sono affermati gli intermezzi “romani”. In ultimo, la matematica delle reti sociali applicata ai dati raccolti illustra quali sono le caratteristiche che generano il successo travolgente di pochissimi fortunati, le cosiddette superstar — come Piccinni — e in che modo si crea la «coda lunga» che raccoglie tutti gli altri. Appare così evidente come, sotto questo profilo, non ci sia alcuna differenza nel modo in cui il successo si concretava per i musicisti del Settecento e nel modo in cui si concreta ai nostri giorni. Il secondo volume contiene oltre 400 pagine di musica — a corredo delle argomentazioni contenute nel saggio principale — mai trascritta prima di opere del secondo Settecento andate in scena a Roma negli anni 1760 (al Teatro delle Dame) e 1769 (al Teatro Valle) firmata, oltre che da Niccolò Piccinni, da due compositori allora di primissimo piano, come Fischietti e Carlo.