Terni, cinema d’autore con “Sulla Giostra” di Giorgia Cecere e omaggio a Jean Paul Belmondo con “Fino all’ultimo respiro”

TERNI – Doppio appuntamento con il cinema d’autore a cura di Sentieri del Cinema. Il primo, sabato 2 ottobre alle 21 è l’incontro con la regista Giorgia Cecere al Cinema Politeama Lucioli in occasione della presentazione del suo ultimo film “Sulla Giostra”. Il film con Claudia Gerini e Lucia Sardo, sarà in programmazione da giovedì 30 settembre e racconta la storia di due donne profondamente diverse, due generazioni a confronto che si ritrovano dopo anni in una vecchia ed elegante casa di campagna in Salento. Una commedia al femminile, sulla leggerezza quasi felice di accettare con ironia il proprio destino: i sogni, le fatiche, le ambizioni, i fallimenti, i dolori, come ipnotici movimenti di una grande “giostra” che nessuno di noi potrà mai governare.

 

Quella di sabato sarà un’opportunità per dialogare con una delle autrici più sensibili del panorama cinematografico italiano, che dopo “Il primo incarico” e “In un posto bellissimo”, entrambi con Isabella Ragonese, torna ad esplorare il cuore e l’anima delle donne, portandone alla luce i turbamenti, le paure, le fragilità, ma anche la capacità di riformulare la propria esistenza su basi completamente nuove.

 

 “Per me questo film, la storia che racconta e le tante storie dentro e attorno ai suoi personaggi, sono stati un tentativo di riconciliazione con l’eterno beffardo sottrarsi della vita ai nostri piani, al nostro controllo. Nessuna straordinaria scoperta della scienza, nessun potere economico o d’altro genere può proteggerci da questo. Ma è come se l’avessimo dimenticato, illusi dalla promessa troppo simile a una pubblicità che questa sicurezza sarebbe stata raggiungibile. Eppure, anche senza controllo forse anzi solo in questa condizione, umana, molto troppo umana, possiamo stare al mondo sentendone la sostanziale tenerezza, la felicità inaspettata di certi incontri con l’altro, la svagata leggerezza inebriante quando girando, girando ci abbandoniamo per un lungo momento al vento misterioso che sopra sotto e tutt’intorno ci circonda” scrive Giorgia Cecere.

 

Maria Rita Fedrizzi, di Sentieri del Cinema, associazione che dal 2013 si occupa di promozione della cultura cinematografica, racconta così l’incontro con questa autrice. “Giorgia Cecere, regista e sceneggiatrice, ci ha colpito fin dal suo primo film per la sua capacità di restituire, in sede di scrittura ma anche di tournage, qualcosa che è invisibile agli occhi: i moti dell’animo, i palpiti, le paure, i desideri. Di portarlo alla luce e farlo risplendere attraverso un dettaglio portato in primo piano, un gesto, uno sguardo, un particolare posizionamento della macchina da presa. Molte donne si possono riconoscere nei suoi personaggi femminili. Perché molte hanno vissuto quel momento in cui si sono scoperte diverse. Diverse da come si erano percepite fino a quel momento, o da come lo sguardo altrui le aveva fino ad allora etichettate, riducendone o sottovalutandone la creatività, l’intelligenza, la capacità di scelta e discernimento. I film di Giorgia sono anche questo, un invito a ricoprire, come persone, quelle parti vitali di noi che abbiamo sepolto, dimenticato, rimosso o anche solo accantonato. E che, liberate, ci possono far risplendere di una nuova luce.”

 

L’evento è in collaborazione con Casa Delle Donne – Terni e Il Pettirosso – Terni.

 

Martedì 5 e mercoledì 6 ottobre, sempre al Politeama, ci sarà invece l’omaggio a Jean-Paul Belmondo con la versione restaurata di “Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle)”. L’attore, recentemente scomparso, è stato uno dei volti più noti del cinema francese e mondiale.

Era il 1960 quando Jean-Luc Godard, uno dei registi che avrebbe rivoluzionato la storia del cinema, consegnava quello che sarebbe diventato un manifesto della Nouvelle Vague. Un cult, la cui influenza sul cinema a venire non ha mai cessato di farsi sentire in tutta la sua portata innovativa. Un film ancora modernissimo che col tempo ha addirittura aumentato il suo appeal “pop”, anche grazie all’iconica coppia Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo.

Con questo evento si inaugura la nuova stagione del Cinema Ritrovato, il progetto della Cineteca di Bologna per la distribuzione dei classici restaurati. L’introduzione alla visione, a cura di Sentieri del Cinema è prevista per le 21, la proiezione per le 21:15. La versione proposta è quella originale sottotitolata.

Fedrizzi ci parla dei due eventi. “Il Cinema Ritrovato e l’appuntamento con Giorgia sono due occasioni per tornare a vivere un film come esperienza collettiva, dopo lo stop forzato causato dalla pandemia. Per riscoprire il piacere e l’emozione di una visione condivisa con persone care ma anche con sconosciuti, e dunque, in qualche modo, anche per tornare a riappropriarci della nostra vita sociale, relazionale.” L’associazione Sentieri del Cinema da anni promuove in città eventi cinematografi creando preziose occasioni di incontro. “Sentieri del cinema è una comunità di persone che da anni, a Terni, condivide l’idea, a nostro giudizio vincente, della Cineteca di Bologna di offrire alla visione del pubblico grandi classici del cinema come se si trattasse di film contemporanei, opere che anche se hanno oramai cinquanta, sessanta o più anni, meritano di essere viste nelle stesse condizioni dei maggiori successi del cinema d’oggi. Classici sì, quindi, ma restaurati, restituiti alla loro originale bellezza da un restauro sapiente. Classici che tanto più si crede di conoscere, anche solo per sentito dire, tanto più quando si vedono si scoprono inaspettati, sorprendenti, nuovi.” E grazie al cinema, torna anche il confronto. “Abbiamo scelto, fin da subito, di far precedere la visione da una lettura critica dei film che possa far comprendere non solo perché e come questi film hanno segnato lo sviluppo del linguaggio e dell’estetica della settima arte, ma anche perché continuano ad ispirare molti cineasti del presente. Non solo: cerchiamo, sempre, ogni volta, di portare il pubblico in sala alla scoperta del dialogo che questi film intrattengono con altri linguaggi artistici, con il periodo storico in cui sono venuti alla luce. Perché in fondo un film è una finestra aperta sul mondo. E proprio per questo, quando possibile, cerchiamo di organizzare anche incontri con gli autori.”

 

Sara Costanzi

 

Articoli correlati

Commenti

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com