Terni, Festa della Visitazione con unzione degli infermi alla Parrocchia della Cattedrale dal 27 al 31 maggio

TERNI– Evento per la parrocchia della cattedrale a Terni, al quartiere San Martino in occasione  della ricorrenza della Madonna della Visitazione alla quale è  dedicata la stessa chiesa (nella foto).
Eventi religiosi in programma dal 27 al 31 maggio. Si inizia con i tre giorni del triduo:  giovedi 27, venerdi 28, sabato 29 maggio con il Santo Rosario mentre sabato 29 alle 17 Santa Messa e unzione degli infermi “Salus infirmorum”; domenica 30 maggio alle ore 10,30 Santa Messa. Lunedi 31 in occasione della festa liturgica della Madonna della Visitazione è previsto alle ore 20,30 il Santo Rosario; ore 21 Santa Messa Solenne.
Un evento importante per le persone anziane e gli infermi in quanto è previsita l’unzione con l’Olio Sacro che si tiene solo in alcuni eventi durante l’anno e questo e’ uno di quelli… Maria Salus Infirmorum; Maria refugium peccatorum; Maria auxilium cristianorm; esortazioni delle Litanie Lauretane alla Vergine Maria in lingua originale, quale viatico per l’anima in vista della chiusura del mese di maggio.
Maria che visita la cugina Elisabetta: …a quelle parole il Bambino sussultò nel grembo… e anche chi ha fede sussulta con il cuore e l’anima partecipando con fede ai riti in programma.
Ma andiamo a ripercorrere il vero significato della ricorrenza attraverso i vangeli. Dopo l’ Annunciazione e ricevuto lo Spirito Santo, Maria si recò da Nazareth in Galilea a trovare Elisabetta in Giudea in una città ritenuta Aim -Karim situata a 6 km ad occidente di Gerusalemme. Quando Maria giunse nella casa di Zaccaria, Elisabetta ebbe la percezione di trovarsi difronte alla donna che portava in grembo il Cristo, lodando Maria per essere stata degna e disponibile al progetto di Dio in risposta alla lode, la Vergine Maria espresse il ringraziamento a Dio attraverso quello conosciuto come il “Magnificat”, riportato dall’ Evangelista Luca e denso di reminiscenze bibliche. Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, cioè fino alla nascita di suo nipote Giovanni, il futuro Battista.
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