Terni: il caso dell'associazione "Bruna Vecchietti"

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la segnalazione che ci arriva dal Centro Studi Politici e Sociali “Franco Maria Malfatti” che ha sede a Terni.
“Abbiamo appreso la notizia – si legge nella nota – che non solo l’Associazione Bruna Vecchietti ha ricevuto lo sfratto, ma che la sede attuale non risponderebbe ai requisiti delle regole anti Covid. Per chi non è informato l’associazione in questione svolge un importante azione sociale a sostegno delle persone vulnerabili.
L’attività della suddetta associazione è a sostegno di oltre 70 nuclei familiari,che
sfortunatamente sono in continuo aumento,grazie alla distribuzione di generi alimentari di prima necessità,vestiario e giocattoli per i bambini. Oltre allo sfratto ricevuto per scadenza del contratto di affitto avvenuto nel 2019 ora si apprende che i locali non hanno i requisiti anticovid. Oggi gli operatori sono posizionati sul marciapiede fuori dalla porta della sede con un tavolino per distribuire cose ai bisognosi ed ascoltare le loro problematiche,ncrediamo che oltre alle regole sulla privacy non è alquanto rispettoso che tutti possano udire le problematiche di chi si rivolge a loro, ma è l’unico modo per non sospendere l’attività.
La loro necessità e di una sede con almeno due stanze, pertanto non è una grande
richiesta, inoltre si pensi che nella attuale sede non hanno mai avuto il riscaldamento ed
hanno sopperito a ciò svolgendo il servizio in inverno con cappotto cappelli e sciarpe.
La Presidente ha fatto richiesta già da tempo al comune per ricevere in comodato locali
idonei a poter continuare a svolgere l’importante impegno sociale,ma ad oggi dal Comune
nessuna risposta.
Siamo pertanto ad unirci all’appello dell’Associazione stessa al fine che l’istituzione
municipale conceda loro locali idonei per poter continuare ad essere di sostegno alle
famiglie bisognose composte da anziani,immigrati,italiani disoccupati con figli.
Visto il campo di impegno anche la Diocesi potrebbe concedere dei locali a questa
associazione, poiché siamo certi che il vescovo Mons. Giuseppe Piemontese sempre dalla
parte dei poveri e bisognosi e di chi si adopera per il loro sollievo, non rimarrà sordo a tali
appelli”.

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