Terni: nuova luce all’ex chiesa di San Tommaso al museo Paleolab

TERNI –  Città sempre più in vetrina con le sue attrattive storico culturali, artistiche e architettoniche. Quando tutta questa emergenza causata dalla pandemia sarà scemata, anche Terni sarà pronta ad accogliere chi vorrà visitarla, apprezzarla e amare come merita. L’amministrazione comunale ha iniziato una campagna di interventi per salvaguardare e valorizzazione il patrimonio culturale di Terni. “Prende corpo man mano il progetto di illuminazione artistica di alcuni tra i più importanti siti storici e culturali della città – afferma l’assessore alla Cultura e turismo Andrea Giuli – previsto da Agenda Urbana. Questa è la ex Chiesa di San Tommaso, dove ha sede il piccolo museo paleontologico dell’Umbria Meridionale.
Entro maggio-giugno, se non ci saranno intoppi, toccherà a palazzo Spada, palazzo della Bct, palazzo Primavera e ingresso Caos. Si sta lavorando – conclude –  anche sull’area Briccialdi, per il murale esterno fatto fare di recente. Grazie anche all’assessorato ai Lavori Pubblici e agli uffici competenti”.
Incisiva e peculiare la recente valorizzazione del tratto di mura situate sotto i giardini della passeggiata, la manutenzione di Porta Spoletina, la riqualificazione di tutta via Lungonera con i giardini, e tanti altri siti di interesse come il recupero e restauro dei dipinti che adornano il complesso interno dei saloni di palazzo Carrara.
Insomma impegnare fondi pubblici per interventi  intelligenti a beneficio della città e dei cittadini è cosa giusta e apprezzata. E’ il caso, appunto, della ex chiesa di San Tommaso, oggi contenitore museale di interesse culturale e antropologico con esposizione di rinvenimenti di epoca preistorica di tre milioni di anni fa nell’Umbria meridionale come molluschi, mammiferi ecc…
La struttura ha origini romaniche testimoniate dalla parete esterna di destra. Alcuni blocchi in pietra usati per la prima edificazione, evidenti  sulla parete di sinistra, però, sono di indubbia epoca romana. Subì interventi sia nella facciata che nella copertura nel tardo XVIII secolo. Conserva ancora il campaniletto a vela. Al suo interno frammenti di importanti affreschi e stucchi settecenteschi.

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