Thomas De Luca: “Chiedo di verificare se chi è già stato vaccinato aveva realmente il diritto di priorità”

PERUGIA – La questione vaccini, inevitabile del resto, continua a tenere banco in consiglio regionale. Il capogruppo del M5S Thomas De Luca ha chiesto l’accesso agli atti di tutte e quattro le aziende sanitarie e alla Direzione regionale sanità per acquisire i profili e le date delle persone a cui è stato somministrato il vaccino Pzifer. Perché? Vuole verificare  il quadro dettagliato dei ruoli e delle attività svolte dai vaccinati per vedere se avevano diritto di priorità o no. Questa infatti, ha specificato De Luca, “deve essere data ai servizi a più alta esposizione a rischio Covid a partire dai Pronto Soccorso, 118, reparti Covid, servizi diagnostici di supporto e, progressivamente, agli altri. Cosa potrebbe accadere se il personale delle aree Covid si contagiasse perché non ha ricevuto la dovuta somministrazione prioritaria del vaccino qualora altro personale meno esposto l’abbia ricevuta? Spieghi l’assessore – continua De Luca – se tra le oltre mille persone classificate come ‘personale non sanitario’ vi sono soggetti con minore priorità rispetto, ad esempio, al personale delle aree Covid dell’Ospedale di Spoleto e agli operatori volontari del 118 della USL 2 Umbria, che risultano ad oggi ancora non vaccinati. Proprio oggi sul sito di divulgazione scientifica Medicalfact di Roberto Burioni, l’avvocato Stefano Putinati prova ad accendere un faro su quanto sta accadendo in altre regioni. L’ipotesi è che circa un terzo delle dosi che avrebbero dovuto essere somministrate a personale sanitario e socio-sanitario, in realtà sia stato destinato alla vaccinazione di personale amministrativo non direttamente esposto al contagio delle stesse strutture e ad altri non meglio identificati soggetti”.

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