Todi Festival inizia dalla grande pittura: Di Stasio, Gandolfi e non solo

TODI – Esporranno insieme a Todi trent’anni dopo l’ultima personale fatta insieme Stefano Di Stasio e Paola Gandolfi autori del manifesto di Todi Festival 2019.
La locandina-invito dell’inaugurazione della mostra
I due artisti, una coppia nella vita di tutti i giorni e due personalità artistiche distinte e notevolissime nelle rispettive carriere, saranno alla Sala delle Pietre per una mostra enigmaticamente intitolata Sorpresi all’angolo della strada: l’angolo nel quale le loro due carriere si incontreranno in un allestimento di grande effetto. Due grandi pareti di 20 metri per 4 costruite all’interno della grande Sala delle Pietre di Piazza del Popolo ricreeranno una strada nella quale le tele di Gandolfi e Di Stasio, esposte le une davanti alle altre, si confronteranno. Un percorso parallelo ma con due visioni artistiche ben distinte che sarà possibile visitare a partire da Sabato 24 agosto alle 18, data dell’inaugurazione.
Stefano Di Stasio porta in mostra alcuni quadri recenti, di grande e medio formato, inediti. Come sempre il pittore, nell’affrontare un tipo di rappresentazione pittorica che riattiva tecniche della pittura ad olio di tradizionale memoria, mette in scena un teatro di persone, luoghi, gesti, azioni la cui decifrazione rimane in sospeso, le immagini non hanno un programma, non hanno un messaggio preciso, ma neanche possono dirsi puramente arbitrarie, nascono, invece, da una strana incertezza semantica, dalla quale il pittore trae la giusta linfa vitale per la rinnovata pratica del dipingere, e per fare dell’apparente inattualità di tale gesto, qui ed ora, il punto di maggior forza del suo lavoro. Paola Gandolfi, da sempre coerente nel suo messaggio dedicato al mondo femminile, ha esplorato nel tempo diversi linguaggi artistici e presenta opere dagli esordi fino ai giorni nostri. “Artista poliedrica, ha sempre indagato l’immagine della donna – scrive di lei nel bellissimo catalogo Benedetta Carpi de Resmini – con uno sguardo introspettivo, multiplo e rovesciato al tempo stesso. La figura femminile è sezionata, disgiunta frammentata e pur conservando una predilezione per la tecnica tradizionale della pittura, le sue opere comunque non possono ascriversi a nessun movimento artistico, anzi ne scardinano in qualche modo i presupposti (…) Il suo lavoro è incentrato sull’esplorazione di luoghi inaccessibili come l’inconscio femminile che tramite la sua pittura e la video animazione cerca di analizzare…”
Oltre alla mostra dei due grandi artisti una ulteriore serie di eventi, a ingresso libero e gratuito, andrà a completare la ricca offerta culturale di Todi Festival. Fotografia e attualità si mescoleranno con l’esposizione #MeuAyrton | Ayrton Senna alla velocità del cuore di Paola Ghirotti. In occasione del 25° anniversario della scomparsa del grande campione di automobilismo Ayrton Senna, Todi Festival ospiterà la mostra inaugurata sabato 24 agosto alle ore 19. Un omaggio della fotografa Paola Ghirotti al campione brasiliano morto il 1º maggio del 1994, durante il Gran Premio di San Marino. Ghirotti proporrà ritratti fotografici realizzati durante i Gran  Premi che ha avuto il privilegio di seguire: momenti pre-gara e durante le performance sportive. La mostra si terrà dal 24 agosto al 9 settembre, presso la Sala del Torcularium del complesso del Nido dell’Aquila a Todi.Ancora arte con Sirdana di Alessandro Twombly, artista romano sessantenne. Il remoto e suggestivo silenzio dello spazio espositivo UNU unonellunico viene occupato dalla scultura la cui esposizione sarà inaugurata domenica 25 agosto alle ore 18. L’opera astratta sprigiona l’energia intrinseca e nascosta della natura in continua metamorfosi, ricerca ricorrente nell’esperienza scultorea e pittorica dell’artista. Il bronzo dialoga con la pietra del fornice epoca di romana-medievale rivelando la passione, il mistero e l’intensità delle gesto scultoreo di Alessandro Twombly.Infine domenica 25 agosto alle 19 nello Spazio MATER in via Valle Inferiore 6 inaugura la mostra collettiva diffusa Todi Open Doors: l’arte diventa confine tra sfera pubblica e privata, occupando una serie di androni nel centro storico di Todi. Fra installazioni, sculture e fotografie la mostra curata da Andrea Baffoni, Francesca Duranti e Massimo Mattioli invita il visitatore alla scoperta di misteriosi ed affascinanti spazi inediti. Nove gli artisti: Flavia Bigi, Stefano Bonacci, Michele Ciribifera, Marino Ficola, Franco Losvizzero, Laura Patacchia, Silvia Ranchicchio, Francesca Romana Pinzari, Mario Santoro. Altrettante le location coinvolte: Palazzo Cesi, Palazzo Angelo Atti, Palazzo Morghetti, Residenza d’Epoca San Lorenzo Tre, Palazzo Vecchi Ercolani, Spazio MATER, Palazzo Benedettoni, Palazzo Valenti Fedri e il Palazzo di via delle Mura Etrusche 4.
Gli artisti Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio

Stefano Di Stasio: la scheda
Nasce a Napoli nel 1948, a Roma dal 1950, attualmente vive tra Roma e Spoleto. Va annoverato tra i protagonisti indiscussi di quella reinvenzione della pittura di immagine, che ha caratterizzato gli ultimi venti anni del Ventesimo Secolo. Ha tenuto personali e collettive in gallerie come La Tartaruga, L’Attico, La Nuova Pesa, Pio Monti, Apollodoro, Maniero, Il Polittico, Arts Event’s, Studio Vigato, AndreaArte, Stazione di Posta San Gemini, Lombardi, Bagnai ecc. È stato presente con sale personali alle Biennali di Venezia del 1982,1984, 1995 e alla Quadriennale di Roma del 1992. Ha partecipato a numerose e importanti rassegne collettive nazionali e internazionali. Tra il 2001 e il 2004 realizza un intero ciclo pittorico su storie francescane, per la nuova chiesa di Terni, S. Maria della Pace, progettata da Paolo Portoghesi. Di lui hanno scritto, tra gli altri: Maurizio Calvesi, Marisa Volpi, Italo Tomassoni, Alessandro Zuccari, Howard Fox, Marco Lodoli, Fulvio Abbate, Emanuele Trevi, Francesco Gallo, Loredana Parmesani, Viviana Siviero, Marisa Vescovo, Bruno Toscano, Massimo Duranti, Antonio Carlo Ponti, Vittorio Sgarbi, Alberto Zanchetta, Marco Meneguzzo, Bianca Pedace, Mariano Apa, Edward Lucie Smith, Enzo Siciliano.
Paola Gandolfi: la scheda
Nnasce a Roma e si forma a Bologna, nel 1981 torna a Roma  dove tuttora vive e lavora. La pittura  di Gandolfi si occupa del mondo e della figura femminile, delle dinamiche psico-fisiche che ne definiscono l’identità di genere. Il suo lavoro è incentrato sull’esplorazione di luoghi inaccessibili come l’inconscio femminile che tramite la sua pittura e la video animazione cerca di analizzare. I suoi video sono stati premiati e sono stati presentati in numerosi festival, tra cui recentemente al Torino Film Festival nella sezione “corti” con In tempo per modifiche temporali, 2016. Ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero e ha presentato i suoi video in diversi festival di cinema, in Italia e all’estero. Nel 2019 la personale nella galleria Albumarte di Roma; nel 2018 una collettiva alla Galleria Nazionale di Arte Moderna, Scorribanda di Fabio Sargentini, Roma. Del 2017 la collettiva alla galleria Alessandro Bagnai dal titolo Illuminazioni a Foiano del Chianti; nel 2007 una personale nel Museum of Bratislava; nel 2005 second Beijiging, Biennale internazionale a Pechino. Nel 1995 espone in una sala personale alla 54 biennale di Venezia ed in mostre collaterali nel 1986 e nel 2009. Ha esposto alla quadriennale nel 1992 e nel 1996, dal 1996 al 1999 ha esposto in personali e collettive con le gallerie: Monique Knowlton di New York; Plinio de Martiis; Pio Monti; Philippe Daverio; AAM Francesco Moschini; Daniele Ugolini; MBCN Barcelona;  Elisabetta Mikitich di Vienna. Tra gli altri su di lei hanno scritto: Benedetta Carpi de Resmini; Maria Rosa Sossai; Monique Veaute; Bruno di Marino; Edward Lucie Smith; Francesco Moschini; Bruno Toscano; Maurizio Calvesi; Marco Lodoli; Aurelio Picca; Lidia Ravera; Enzo Siciliano.
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