Traduzione come ospitalità: Franca Cavagnoli inaugura l’Anno accademico della Scuola superiore per mediatori linguistici

PERUGIAFranca Cavagnoli è l’ospite d’onore dell’inaugurazione del nuovo Anno Accademico della SSML – Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Perugia, in programma mercoledì 22 novembre alle ore 15 alla Sala dei Notari di Perugia

Si tratta di una presenza illustre dal momento che Cavagnoli, scrittrice, traduttrice e insegnante, si è aggiudicata il premio nazionale per la traduzione del ministero dei Beni Culturali nel 2014 e il  Premio Pavese nel 2023; è stata finalista Premio Andersen 2023 con il suo recente primo libro per l’infanzia, l’albo illustrato La Bocca dell’Adda (Orecchio Acerbo), inserito da IBBY Italia, la sezione italiana dell’International Board on Books for Young People, nella Honour List 2023, ossia l’elenco dei 60 libri italiani migliori usciti nel biennio 2021-2022. Inoltre è docente di Traduzione letteraria e revisione del testo editoriale al master in editoria dell’Università degli Studi di Milano: scrittrice, traduttrice e insegnante

L’atteso appuntamento con la facoltà perugina – che festeggia quest’anno 47 anni di attività e in questi 5 decenni ha formato circa 3000 studenti diventati interpreti, traduttori, consulenti aziendali e liberi professionisti in Italia e in Europa – dopo i saluti del sindaco di Perugia Andrea Romizi e gli interventi di Catia Caponecchi e Lorenzo Lanari, direttrice e direttore didattico della Scuola Superiore per Mediatori, prenderà infatti il via con la prolusione di Cavagnoli Traduzione come ospitalità: l’accoglienza dell’estraneo, un intervento al tempo stesso letterario e storico-culturale illustrato da esempi tratti dalla sua esperienza nel campo della traduzione letteraria per editori quali Adelphi, Einaudi, Feltrinelli e Mondadori: “La vera sfida del tradurre – sottolinea Cavagnoli – è accogliere l’Altro e dargli ospitalità nella propria lingua e nella propria cultura senza che la lingua di chi traduce neghi l’altrui riducendolo al proprio, né tenti di assimilarlo, ossia di renderlo simile a sé. Tradurre ha un fine etico, ossia accogliere l’estraneo/lo straniero in quanto tale”.

A seguire interverranno le studentesse Laura Dulcetti, per la L-12, il corso di laurea triennale, e Angela Simoncini, laureata LM-94 in Traduzione e Interpretariato per l’Internazionalizzazione dell’impresa. L’incontro terminerà con la consueta consegna degli attestati e delle borse di studio agli studenti più meritevoli.

 

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