PERUGIA – Tre mamme aspiranti chirurgo erano presenti ieri mattina alla prova pratica di simulazione avanzata in chirurgia, alla Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Perugia. L’evento è stato organizzato dal professor Antonio Rulli, direttore della stessa scuola, nell’ambito del congresso “La Rete delle Breast Unit”, con la collaborazione della Rete degli Ospedali umbri e il Centro di Simulazione Medica Avanzata.
Tre mamme, tre donne chirurgo. Sono Federica Caracchini di Città di Castello, Cristina Ricciardi calabrese e da anni residente a Perugia e Francesca Pennetti Pennella di Spoleto che hanno spiegato come si concilia la loro vita di mamma insieme a quella di chirurgo.
“E’ difficile e impegnativo – ha detto Federica Caracchini – se si mette la passione che abbiamo noi si riesce a fare tutto. La giornata è di 24 ore. Si esce dalla sala, come dice sempre il professore, senza cartellino però tra lo studio e la pratica, alla fine c’è tempo anche per fare la mamma”.
Le fa eco Cristina Ricciardi che dice: “C’è orgoglio di far parte di una scuola di chirurgia. Il professor Rulli, con tanto entusiasmo e dedizione, lavora tutti i giorni affinché noi possiamo migliorare. Lavora per metterci a disposizione tutti i mezzi che l’università adesso può fornirci e lo dobbiamo ringraziare per questo impegno”.
Francesca Pennetti Pennella spiega che ha un bimbo di due anni e parla di suo figlio dicendo: “Io vorrei fosse felice e che da grande diventi ciò che lui ama. Io amo profondamente questa specializzazione e quindi non mi dispiacerebbe affatto che diventasse chirurgo anche lui”.