Ucraina, anche la Fondazione CariPg in aiuto ai profughi

PERUGIA – Anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia partecipa all’iniziativa decisa dal Consiglio di Acri – l’associazione che riunisce le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di risparmio italiane – che ha deliberato all’unanimità di destinare un contributo straordinario di 2 milioni di euro per il sostegno umanitario alla popolazione ucraina che sta lasciando il Paese a causa del conflitto.

Le risorse, a valere sul Fondo Nazionale Iniziative Comuni – il fondo costituito dalle Fondazioni in seno ad Acri per rispondere alle emergenze –, andranno a sostenere l’attività di alcune Ong che si sono già mobilitate per l’assistenza ai profughi ucraini. Con queste organizzazioni è già in essere una proficua collaborazione attraverso il “Progetto Migranti”, promosso dalla Commissione per la Cooperazione internazionale di Acri, che da 4 anni realizza interventi per l’assistenza dei migranti in arrivo nel nostro Paese.

“Non avremmo mai pensato di vedere nuovamente la guerra nel cuore dell’Europa”, ha detto Francesco Profumo, Presidente Acri, ribadendo il “profondo sdegno per la brutale aggressione russa, e con l’auspicio che si riprenda prestissimo la strada del dialogo e del confronto civile, ora è urgente farsi carico dell’ingente quantità di uomini e di donne in fuga dall’Ucraina. Le Fondazioni di origine bancaria si mobilitano rapidamente per dare il loro contributo alle Ong in prima linea nell’accoglienza. Si tratta di un primo segnale, all’interno di quella che si sta configurando come una grandissima mobilitazione di solidarietà del nostro Paese e dell’intera Unione, ennesima testimonianza di un’Europa di pace e di convivenza”.

“Stiamo assistendo ad uno scenario drammatico – afferma la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Cristina Colaiacovo – che suscita in tutti noi dolore e partecipazione. Il contributo di Acri, e quindi delle Fondazioni di origine bancaria, a sostegno delle tante persone costrette ad abbandonare le proprie case, soprattutto donne e bambini, è un segnale della nostra vicinanza, in linea con i valori di pace e di solidarietà che da sempre ispirano la nostra attività”.

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