Ugo Dighero porta a teatro il capolavoro di Ramon Jimez "Platero e l'asino"

NORCIA Il titolo: “PLATERO Y YO” (Platero e l’asino). L’autore del best seller mondiale a cui si ispira: il premio Nobel Juan Ramon Jimenez. L’attore in scena: Ugo Dighero accompagnato dalla chitarra di Christian Lavernier (nelle foto). Appuntamento: Centro di Valorizzazione di Norcia, sabato 25 maggio, alle ore 21.  Notizie essenziale e tutte fondamentali per dire che c’è un’opportunità davvero interessante di teatro.

La sinossi, del resto, è in sintonia con la premessa: “La calda Andalusia con i suoi paesaggi agresti tra ruscelli e farfalle, cieli e tramonti, fa da sfondo a uno dei racconti di amicizia più celebri della letteratura mondiale. Il «poemetto» Juan Ramon Jimenez, narra di un piccolo asinello soffice e soave che accompagna l’autore stesso per le strade di Moguer, tra realtà e fantasia.

 
Un legame di amicizia così forte che Jimenez legge le vicende della sua vita e del mondo che lo circonda attraverso gli occhi e i sentimenti del suo amico, trasformando il monologo in un dibattito a una voce, ma a più pensieri. Attraverso Platero, i suoi giochi, i suoi occhi limpidi si riscopre la leggerezza dell’infanzia, con quella libertà ingenua e genuina che si dimentica crescendo. Juan Ramon Jimenez percorre quest’amicizia e le riflessioni dell’animo, secondo il corso della natura, che come il ciclo della vita porta al distacco e alla serena accettazione di nuovo passaggio. Favola soave come il suo protagonista, scritta per gli adulti a cui parla come bambini cresciuti troppo in fretta, Platero y Yo ha colpito così profondamente il compositore Mario Castelnuovo Tedesco che ne ha musicato ventotto capitoli, tra i più belli e significativi, creando un’opera per voce narrante e chitarra di estrema complessità e splendida leggerezza. Da questo connubio di letteratura poetica e musica letteraria, è nato uno dei capolavori teatrali del XX secolo”.

Dunque, sono Ugo Dighero e Christian Lavernier a portare in tournée questo testo intramontabile in una veste dove voce e chitarra si muovono all’unisono. Voce diviene strumento, strumento diventa voce in un gioco armonico che apre a nuove letture immaginifiche del testo. Una fiaba filosofica che parla «anche» ai bambini, dove le grandi doti espressive di Ugo Dighero vedono il massimo campo d’azione, tra parole e musica.
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