ASSISI – Come è cambiato il mestiere del creativo oggi, qual è il suo ruolo nella società e come evolverà il lavoro con l’intelligenza artificiale. Questi i temi dell’ultimo appuntamento di “Ripartiamo dai territori” il format promosso da Rai Umbria nell’ambito del festival Suoni Controvento, che si terrà sabato 6 settembre alle 18 al Sacro Convento di Assisi.
Protagonisti del dibattito “Come comunicare nuove energie creative” saranno Natalia Borri, Presidente e Direttrice Creativa dell’agenzia creativa internazionale Ad Store, Carlos Casas, Former Creative Director di Fabrica, Francesco Paolo Conticello, presidente e ad di G2 eventi, la controllata del Gruppo Casta Diva specializzata in eventi, Antonio Romano, founder di Inarea, network internazionale e indipendente che opera nell’ambito dei sistemi di identità per imprese, istituzioni, prodotti e servizi e Carlo Verdelli, giornalista e oggi editorialista del Corriere della Sera.
Grandi professionisti della comunicazione creativa e degli eventi insieme per affrontare il tema della creatività come veicolo di riflessioni sociali e collettive. Lungi dall’essere solo inventore di un metodo comunicativo, infatti, il creativo può smuovere coscienze, suscitare emozioni e, soprattutto, trasmettere messaggi potenti. “Spesso si sottovaluta l’intento sociale del ruolo del creativo, eppure essere creativi e quindi “firmare” un certo tipo di messaggio è un atto di coraggio, sempre legato al momento storico che si vive. Per questo credo che la creatività possa essere portatrice di pace, debba informare, combattere il razzismo, abbattere barriere e promuovere il dialogo. È questo, in fondo, anche il grande insegnamento di Oliviero Toscani” ha detto Giovanni Parapini, direttore di Rai Umbria, che ha aggiunto: “Anche con questo ultimo panel, dunque, la Rai dimostra di avere a cuore il territorio umbro creando contenuti e promuovendo temi di grande interesse sociale con il chiaro obiettivo di fornire risposte agli interrogativi del nostro tempo”.
Sugli effetti della comunicazione sulla vita quotidiana interverrà Natalia Borri, che anticipa così il suo intervento: “La comunicazione e la creatività sono la nostra vocazione e la nostra forza per questo desideriamo metterla a disposizione delle comunità e dei valori in cui crediamo: inclusione, integrazione e uguaglianza. Questo ci permette di sviluppare progetti e campagne di comunicazione che generano un impatto reale nella vita delle persone, diventando veicoli di una creatività positiva capace di innescare un cambiamento”.
Mentre Carlos Casas approfondirà il senso del suo lavoro: “Il mestiere del creativo – ha detto – è di lubrificare l’ingranaggio fra l’uomo e la meccanica della civilizzazione e rendere il futuro presente mentre lo si immagina creandolo”.
Ma in che modo la creatività può generare valore nella confusione del mondo contemporaneo? Ne parlerà Francesco Paolo Conticello: “In un panorama saturo di stimoli e informazioni, nell’era della distrazione e dello scroll infinito, in mezzo al brusio incessante del presente, il valore sociale della creatività sta proprio nella sua capacità di creare connessioni autentiche invece di rumore, stimolare pensiero critico invece di consumo passivo e immaginare futuri possibili invece di accontentarsi del presente. Perché il vero atto creativo non si limita a decorare il mondo esistente, ma pianta il seme per una società nuova: più consapevole, inclusiva e libera. Questo è il nostro ruolo: essere artigiani di comunità invece che semplici produttori di contenuti”.
Sempre sul ruolo del creativo parlerà anche Antonio Romano: “La professione del creativo è in definitiva legata al binomio novità/utilità: grazie alla sua azione, la non conoscenza e quindi l’indifferenza del pubblico, rispetto a qualsiasi tema, si trasformano in sensibilità e in progressiva consapevolezza. È naturale, perciò, che tutto questo determini (anche) valore sociale. L’adozione nel tempo di codici etici, che hanno per obiettivo l’agire all’interno di valori sociali condivisi, costituisce per altri versi un’efficace conferma a quanto affermato più sopra”.
Suoni Controvento è inserito nel “KeepOn Experience” Circuito KeepOn dei Festival ed è fondatore insieme a Suoni delle Dolomiti (Trentino), Musica sulle Apuane (Toscana), MusicaStelle Outdoor (Valle d’Aosta), Paesaggi Sonori (Abruzzo), RisorgiMarche (Marche), Suoni della Murgia (Puglia), Time in Jazz (Sardegna) della Rete dei Festival Italiani di Musica in Montagna. Ha inoltre ricevuto il riconoscimento Umbria culture for family.