PERUGIA – Quattro concerti per quattro date diverse in piazza IV Novembre. Sono queste le novità che emergono rispetto all’ipotesi di una versione ridotta di Umbria Jazz 2020 che, nell’edizione tradizionale di dieci giorni, è stata definitivamente annullata nei giorni scorsi. Al pari dei maggiori festival europei, come lo svizzero Montreux e l’olandese North Sea, Umbria jazz è stata costretta ad annullare l’edizione che avrebbe segnato il 48° anno dalla nascita del festival nel 1973, per le note motivazioni legate all’impossibilità di assembramento e soprattutto per il fatto che la pandemia ha consigliato i management di molti artisti ad annullare i contratti con il festival, in gran parte già stipulati nei mesi finali del 2019, tra ottobre e novembre. Con le quattro giornate in piazza IV novembre, Umbria Jazz cerca almeno in parte cerca di recuperare il terreno perduto sul versante turistico legato al jazz. Non è ancora noto il programma dei quattro giorni di musica che dovrebbero essere ad ingresso gratuito, ma pare certa la scelta di ospitare musicisti italiani, forse raccordando gli ingaggi degli artisti con l’associazione Jip che raduna otto dei maggiori festival italiani, tra cui, oltre Umbria Jazz, il festival di Bologna, di Ravenna, di Pomigliano d’Arco, Jazz in Sardegna, il Saint Louis College di Roma, Jazz Network e Visioninmusica. Molto probabile inoltre che sul palco di piazza IV Novembre salirà anche la Umbria Jazz Orchestra, interamente formata da musicisti umbri. Restano inoltre da conoscere le modalità con cui il mini-festival si svolgerà tra cui – si immagina – quelle del distanziamento fisico.
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