Umbria Jazz ridiventerà itinerante nel segno delle sue origini

PERUGIA – Il capogruppo M5S a Palazzo Cesaroni, Thomas De Luca, è soddisfatto per l’accoglimento dell’assemblea regionale del suo emendamento che impegna la giunta a intraprendere un percorso “regionale” per rafforzare e valorizzare la missione della fondazione Umbria Jazz.

Thomas De Luca (M5S)

“Ascoltare Sting alla Cascata delle Marmore, Stefano Bollani sul Trasimeno, Paolo Fresu a Castelluccio. Assistere a spettacoli unici ad Assisi, Otricoli, Città di Castello, Todi, Foligno, Spoleto, Gubbio, Gualdo Tadino, Valnerina. Forse non resterà più soltanto un sogno. Solo quando una regione lavora veramente insieme in maniera armonica – spiega De Luca – allora la centralità del capoluogo è davvero esaltata dalla bellezza del cuore verde d’Italia. Location uniche al mondo che garantirebbero un ritorno d’immagine importante dell’intero patrimonio regionale grazie ai protagonisti di Umbria Jazz. Con l’approvazione di questo emendamento può cominciare finalmente la Fase 3 dell’Umbria attraverso cultura e turismo. Un emendamento che rivendica la vocazione itinerante delle origini di Umbria Jazz e le sue origini ternane”.
De Luca riporta che “nella prima parte dell’emendamento presentato dai gruppi di minoranza viene ricordato come UJ sia il più importante festival musicale jazzistico italiano, nato ufficialmente il 23 agosto 1973 con una serata di concerti che si svolse al teatro naturale di Villalago a Piediluco, a due passi da Terni. Nei primi anni la manifestazione avveniva in formula itinerante e gratuita tra alcuni dei luoghi più belli del cuore verde d’Italia come Villalago, Piazza del Popolo a Todi, Piazza IV Novembre a Perugia, il Teatro Romano a Gubbio, la fortezza dell’Albornoz a Spoleto e Piazza San Francesco a Umbertide. Dopo tre anni di sospensione Umbria Jazz riprese nel 1982 acquisendo definitivamente la forma stanziale”.
“Nel dispositivo della mozione approvata dall’Aula – puntualizza Thomas De Luca –  è stato aggiunto che ‘Ai fini della valorizzazione della manifestazione, ferma restando la centralità degli eventi che si sviluppano intorno al capoluogo di regione e i due festival di Terni e Orvieto, bisognerà intraprendere un percorso con la direzione artistica volto a sostenere performance itineranti e diffuse sul territorio regionale, in sinergia con i Comuni, per promuovere, valorizzare, beneficiare, quei molti luoghi in Umbria con un forte potenziale attrattivo, in grado di accogliere eventi in tutta sicurezza’. Questo moltiplicherebbe per tutta la regione ricadute positive in termini di filiera turistica, agroalimentare, artigianale, dei servizi, dei pubblici esercizi e del commercio”.
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