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Un venticinquennale da ricordare con un fastoso cartellone: la grande festa del Teatro Lyrick

ASSISI – Il Teatro Lyrick di Assisi si appresta a celebrare un traguardo importante: i 25 anni di attività. Una storia lunga un quarto di secolo, costellata di grandi nomi, spettacoli memorabili e soprattutto pubblico, sempre presente e partecipe, proveniente non solo da Assisi e dall’Umbria, ma da tutto il territorio nazionale.

La stagione 2025/2026 porterà un titolo speciale, “Non c’è 2 senza… 5“, un gioco di parole che racchiude l’essenza di questa ricorrenza: cinque lustri di arte, cultura e passione che hanno reso il Lyrick una vera e propria casa dello spettacolo.

In questi 25 anni, il teatro è diventato un punto di riferimento imprescindibile, un’anima che viaggia nel tempo offrendo momenti di condivisione, confronto e bellezza. Le stagioni che si sono succedute hanno saputo parlare a pubblici diversi, proponendo cartelloni eterogenei, capaci di rispecchiare la varietà del gusto contemporaneo senza mai perdere di vista la qualità.

La presentazione stamattina (4 luglio) al salone d’Onore di palazzo Donini alla presenza  di Simona Meloni (assessore regionale al Turismo), Veronica Cavallucci (vicesindaco di Assisi), Giulio Proietti Bocchini (direzione artistica Teatro Lyrick Comune di Assisi), Paolo Cardinali (direttore artistico associazione culturale ZonaFranca che si occupa della programmazione).

«Il Lyrick – le parole del vicesindaco Cavallucci – è il teatro più grande dell’Umbria con circa mille posti ed è uno dei principali attrattori culturali sul territorio regionale. Basti pensare che, in 25 anni di attività, ha registrato circa mille iniziative, raddoppiando dal 2016 al 2024 la media annuale, il record di 90 eventi proprio lo scorso anno, a fronte di oltre 200 giorni di utilizzo in un anno. Il Comune di Assisi, proprietario della struttura, sostiene fortemente l’attività di questo straordinario spazio d’aggregazione e la programmazione proposta dell’associazione culturale Zona Franca, che offre un cartellone di grande qualità, in grado di attrarre un pubblico ampio e trasversale, toccando anche temi sociali rilevanti come bullismo e violenza di genere e dando spazio anche ad eventi legati al Cantico delle Creature di San Francesco, nell’ottavo centenario dello stesso e dei grandi eventi francescani del 2026. Crediamo che questa sia una delle stagioni più articolate e significative di sempre, anche con diverse matinée dedicate alle scuole, con l’obiettivo di avvicinare sempre più i giovani al teatro».

«Il teatro Lyrick di Assisi– ha sottolineato l’assessore Meloni – deve essere sempre più al centro dell’Umbria, nella rete regionale dei teatri, non solo come straordinario luogo di cultura, ma anche come strumento utile a promuovere turismo e sviluppo economico e sociale del territorio. Venticinque anni di attività, sempre con una programmazione di qualità, sono espressione di un’identità forte che va sostenuta e valorizzata».

«Raggiungere i 25 anni di attività – così Paolo Cardinali  – è un traguardo che ci riempie di orgoglio. Il Teatro Lyrick è cresciuto con il suo pubblico, diventando un luogo dell’anima, prima ancora che uno spazio fisico. In questo tempo abbiamo accolto artisti straordinari e spettatori da ogni parte d’Italia, costruendo una comunità viva e appassionata. Questo anniversario non è un punto d’arrivo, ma una nuova partenza: con la stagione 2025/2026 vogliamo continuare a raccontare storie, a creare connessioni e a offrire una proposta culturale che guarda al futuro, senza dimenticare tutto ciò che ci ha portato fin qui».

«Il Lyrick – ha sottolineato Proietti Bocchini – è uno spazio complesso, capace di accogliere molteplici tipologie di rappresentazioni, che in questi anni ne hanno determinato il successo e la crescita in termini qualitativi e quantitativi. Non è semplice gestire un teatro di mille posti, ma la sfida è quella di lavorare con proposte sempre più rivolte alle giovani generazioni e al grande pubblico, rafforzando l’offerta culturale ispirata ai valori di Assisi città-messaggio».

 

IL CARTELLONE

Ad aprire il cartellone 2025/2026, il 13 e 14 novembre, sarà “Rumori di scena“, irresistibile e pluripremiata commedia inglese di Michael Frayn, con regia di Massimo Chiesa.  Considerato il capolavoro comico per eccellenza, la pièce suddivisa in tre atti e rappresenta un riuscitissimo osservatorio sul mondo del teatro e sulle sue infinite, sorprendenti, e rocambolesche dinamiche interne.

Il 19 e il 20 novembre è subito musical con “Cantando sotto la pioggia“, tratto dall’omonimo film del 1952. La scena è ambientata nella Hollywood degli anni Venti, durante la transizione dal cinema muto al sonoro.  La storia segue Don Lockwood, una star del cinema muto, e il suo migliore amico Cosmo Brown nella realizzazione di un film parlato. La regia è di Luciano Cannito, con Flora Canto, Lorenzo Grilli e con la partecipazione straordinaria di Martina Stella.

Dal 3 al 5 dicembre da un monologo per un solo spettatore a una cerimonia olimpica con la poetica peculiare della compagnia Finzi Pasca, tra le maggiori realtà artistiche indipendenti al mondo, porterà in scena un evento straordinario “Trittico“. Per la prima volta la Compagnia metterà in scena tre spettacoli in tre sere consecutive: “Bianco su bianco”, “Icaro”, “Prima Facie”.

Il 11 dicembre spazio a “Non hanno un amico 2” con Luca Bizzarri (anche autore con Ugo Ripamonti) racconterà la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del Novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale.

Il 13 dicembre il dirompente Herbert Ballerina, dopo lo straordinario successo delle sue incursioni in tv, sui social, al cinema e in libreria, debutterà a teatro con il suo primo spettacolo “Come una catapulta“.

Il 15 dicembre si danza con Kataklò Athletic Dance Theatre e “Aliena“. Settanta minuti in uno spazio essenziale disegnato da luci accurate che modellano i corpi dei danzatori, creando giochi di ombre e contrasti che sottolineano la plasticità delle forme: la scena diventa così un luogo di metamorfosi e di trasformazione trasformando il corpo in un paesaggio in continua evoluzione.

Il 27 dicembre immancabile l’appuntamento con il Russian Classical Ballet che porterà al Lyrick la magia di uno dei classici più amati dal grande pubblico, “Lo Schiaccianoci“. Basato sulla fiaba “Lo schiaccianoci e il re dei topi” di Hoffmann, il balletto racconta la storia di una ragazza che sogna un principe portando il pubblico nel surreale mondo della fantasia sulle indimenticabili note di Tchaikovsky.

Il 28 dicembre si chiude l’anno con Marco Zoppi e Rolanda, considerati tra i più grandi bubble artist del panorama mondiale. Ad oggi hanno esportato il loro show – BuBBles Revolution – in quasi 60 paesi nel mondo in 4 continenti. I due artisti condurranno il pubblico in un viaggio nel magico mondo delle bolle di sapone, una dimensione fantastica dove tutto è possibile e non esistono limiti all’immaginazione.

L’anno nuovo si apre Il 2 gennaio con la divertentissima commedia “Tenente Colombo – analisi si un omicidio”. Dopo cinque anni di sold-out in Inghilterra, America e Francia e una trionfale tournée italiana, torna a teatro lo spettacolo con il protagonista più amato di sempre nei telefilm degli anni Settanta e Ottanta: il tenente Colombo! Una commedia nella quale, per la prima volta, il pubblico assiste al delitto guardando negli occhi l’assassino che preparava l’omicidio perfetto. Uno spettacolo con tutti gli elementi che hanno caratterizzato la serie televisiva: un detective trasandato e maldestro e la sua capacità di conoscere a fondo la natura umana, stanando i colpevoli. La regia dello spettacolo porta la firma di Marcello Cotugno che dirige in scena un cast d’eccezione composto da Gianluca Ramazzotti, Pietro Bontempo, Samuela Sardo, Sara Ricci e la partecipazione straordinaria di Nini Salerno.

La satira pungente di Paolo Rossi e il suo nuovo spettacolo “Operaccia Satirica. Onora i padri e paga la psicologa” il 10 gennaio. Un comico in terapia con la sua psicologa e i due fidi musicanti – che gli fanno dal vivo da colonna sonora sia nella vita che sul palco – confessa i suoi lati oscuri e onora il ricordo romanzato e l’eredità dei suoi maestri. Tutto davanti al suo pubblico. Improvvisando il suo passato, per ricordarsi il suo e l’altrui presente.

Il 13 gennaio si viaggerà sulle note di Paolo Fresu e il suo spettacolo “Kind of Miles“, opera teatrale e musicale che evoca l’universo creativo e visionario di Miles Davis, immenso musicista scomparso nel 1991. Un percorso musicale che mira a ricostruire la vita e la musica di un artista che ha segnato il Novecento attraverso il suo universo sonoro e le sue relazioni artistiche e umane.

Il 15 gennaio sarà la volta di “Hair The Tribal Love – Rock Musical” in una nuova attesissima edizione in italiano. Una versione completamente rinnovata, con un cast di giovani interpreti diretti da Simone Nardini. A quasi 60 anni dal debutto Off-Broadway nel 1967, “Hair” è oggi più che mai il manifesto ideale delle nuove generazioni che cantano il loro desiderio di pace e libertà. Con questa operazione si rende omaggio all’opera-rock simbolo del pensiero hippie che infranse ogni schema.

Il 24 e il 25 gennaio c’è “La Divina Commedia opera musical“, il più grande racconto dell’animo umano, tra “Inferno”, “Purgatorio e Paradiso, della sua miseria e della sua potenza, tra vizi, peccati e virtù che non conoscono l’usura del tempo, riprende la forma dello spettacolo di voci, danze e tecnologia in un allestimento così straordinario. La regia di questo viaggio in 3d è di Andrea Ortis.

Il 7 e l’8 febbraio anteprima nazionale per “Il ragazzo dai pantaloni rosa – Il musical“, tratto dall’omonimo film rivelazione, con adattamento di Roberto Proia e Massimo Romeo Piparo (anche alla regia), e lo stesso protagonista della pellicola, Samuele Carrino. La storia è quella di Andrea Spezzacatena, il quindicenne che si tolse la vita perché vittima di bullismo.
Lo spettacolo debutterà proprio il 7 febbraio in occasione della giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo. In previsione anche diversi matinèe per le scuole. Lo spettacolo, dopo il debutto assisano, sarà unicamente in scena al Teatro Sistina di Roma.

Il 12 febbraio arriva “Fuori di tela“, spettacolo completamente nuovo, un colpo di teatro, firmato Filippo Caccamo, che torna in scena con un progetto originale, inedito e soprattutto irresistibilmente comico. Con la sua inconfondibile ironia l’artista costruisce un vero e proprio universo scenico dove, partendo dall’arte, si riflette senza accorgersene, e si viene trascinati da un ritmo serrato fatto di gag fulminanti, dialoghi esilaranti, situazioni surreali, musiche originali, personaggi e scenografie sorprendenti.

Il 15 febbraio a salire sul palco saranno Corrado Nuzzo e Maria Di Biase con “Totalmente incompatibili“. In contrasto tra di loro, in disaccordo con il mondo, felicemente inadattabili. Per Nuzzo e Di Biase non valgono né il detto “chi si somiglia si piglia” e neppure “gli opposti si attraggono”, perché nulla li accomuna e tutto li allontana. Eppure, nonostante questo, da svariati anni continuano a stare insieme nella vita e in scena perché amano le diversità, perché si sentono dei pesci fuor d’acqua, perché sono degli outsider, ma soprattutto perché con il loro disagio fatturano.

Il 19 febbraio ricco il cast diretto da Mark Bell che interpreterà “Che disastro di commedia“. Il racconto prende forma tra una scenografia che implode a poco a poco su sé stessa e attori strampalati che, goffamente, tentano di parare i colpi degli svariati tragicomici inconvenienti che si intromettono tra loro ed il copione con estro e inventiva, tanto da non lasciare spazio a nient’altro che a incontenibili risate e divertimento travolgente. Tra paradossi e colpi di scena gli attori non si ricordano le battute, le porte non si aprono, le scene crollano, gli oggetti scompaiono e ricompaiono altrove.

Il 21 febbraioDin Don Down – Alla ricerca di Dio” con Paolo Ruffini e gli attori della compagnia Mayor Von Frinzius. L’autore, sempre intento a resistere alle sfrenate incursioni degli attori sul palco, è alle prese con tutti i dilemmi e le questioni che riguardano il divino, a prescindere dalle forme o dalle sembianze in cui ciascuno possa riconoscerlo. Spregiudicato, irriverente, a tratti dissacrante, “Din Don Down” è l’antidoto ideale per un’epoca che sacrifica ogni forma di leggerezza e audacia all’altare del “politicamente corretto”.

Dal 5 al 7 marzo il Teatro Lyrick ospita la prima nazionale di “Fratello Sole Sorella Luna“, adattamento teatrale dal film di Franco Zeffirelli. Il progetto nasce per raccontare la storia della vita di San Francesco nell’anno che celebra l’ottocentesima ricorrenza della sua morte.
Lo spettacolo vedrà il contributo – nella sua confezione – di alcune tra le più importanti figure professionali della scena teatrale italiana, guidate dall’accurata regia di Piero Maccarinelli.
Fratello Sole, Sorella Luna, sarà presentato in forma di prosa con musiche, dove gli interpreti si cimenteranno sia nella recitazione che nel canto. Per l’occasione le musiche originali del film saranno arrangiate per la scena ed altre ancora saranno composte ad hoc.

L’8 marzo nuova produzione per la compagnia Los Potros Malambo, “Freedom – The power of wild instinct“, che muove i confini del malambo argentino (danza popolare associata ai Gauchos argentini con elementi come boleadoras, tamburi, ponchos) creando uno spettacolo in cui la trama è la protagonista principale.

Il 12 marzo Michaela Berlini dirige uno degli spettacoli rock più famosi al mondo, “We will rock you“. Nato dalla penna irriverente di Ben Elton, in collaborazione con Roger Taylor e Brian Maydei, leggendari Queen, questo straordinario musical, da considerarsi una vera e propria opera rock, continua a conquistare le scene internazionali con la sua energia travolgente, il suo messaggio universale e, soprattutto, con la potenza senza tempo delle canzoni della band britannica, che saranno cantate in lingua originale e suonati e rigorosamente dal vivo.

Il 14 marzo gradito ritorno di Max Giusti con “Bollicine update“, evoluzione dello spettacolo della scorsa stagione, in cui l’attore torna a indossare l’abito da mattatore. “Bollicine” perché da sempre accompagnano le serate più festose, i momenti in cui c’è qualcosa da brindare, davanti alle quali ci si lascia andare a delle confidenze più particolari, come quelle che lo showman sarà pronto a fare al suo pubblico.

Il 19 marzo la compagnia The Mobilés, con sorprendente precisione e leggerezza, evocherà una serie poetica di immagini di corpi fluidi, che volteggiano vivacemente nella luce e scompaiono di nuovo nelle misteriose profondità dello spazio. Dietro lo schermo, i loro corpi si fondono in paesaggi, animali ed edifici in “Moving Shadow – Our world“. Regia e coreografa di Stefan Südkamp e Michaela Köhler Schaer.

Il 24 e il 25 marzo si sogna con “Il Piccolo Principe“, a distanza di ottant’anni dalla pubblicazione del libro di Antoine de Saint-Exupéry. La storia che tutti conoscono ma nessuno ricorda, quasi a provare che quanto dice il suo autore corrisponde a verità: gli adulti non pensano mai alle cose veramente importanti. E quali sono queste cose? Quelle che ci insegnano da piccoli e che dimentichiamo una volta diventati grandi. Spetta proprio al Piccolo Principe, eterno bambino, rinfrescarci la memoria. La regia è di Stefano Genovese.

Il 29 marzo Giuseppe Cruciani, che per anni dai microfoni della Zanzara ha “punto sul vivo” i soggetti più disparati facendo indignare i benpensanti di tutta Italia, porta in scena “Via Crux“. Lungi dall’essere solo un monologo, lo show è interrotto da piccoli cortocircuiti, che assumono le fattezze di ospiti inaspettati, videocollegamenti o telefonate in diretta e il botta e risposta con il pubblico presente in sala.

Il 17 aprile ancora la musica protagonista con “The Wall_Dance Tribute” con coreografia di Michele Merola e regia di Manuel Renga. Il concept dei danzatori della MM Contemporary Dance Company, interpreti delle coreografie di Merola, e dell’attore Jacopo Trebbi, prende vita dallo storico concept album dei Pink Floyd, pubblicato nel 1979, e dall’omonima pellicola cinematografica di Alan Parker. I linguaggi si intersecheranno per costruire uno spettacolo cangiante dove le musiche (riadattate da Roberto Molinelli), la danza, la recitazione e le videoproiezioni non hanno un confine preciso e definito. Proprio come accade nell’adattamento cinematografico, la storia, i flashback, le voci dei personaggi saranno in continua condivisione, si sovrapporranno tra loro per costruire la storia di Pink e la sua “folle confusione”, raccontata attraverso l’intrecciarsi delle arti in questo spettacolo composito, sospeso tra teatro, danza e musica.

Il 19 aprile torna sul palco del teatro assisano Drusilla Foer con “Venere nemica“. Venere, Dea della bellezza e dell’amore esiste ancora. Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come lei stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani.

Il 21 aprile ci sono le “Contrazioni pericolose” di Gabriele Pignotta, anche in scena con Giorgio Lupano e Rocìo Munoz Morales. Reparto di ginecologia. Una donna ha le contrazioni e sta per partorire. La situazione è concitata. Un ostetrico cerca di tranquillizzarla, ma soprattutto cerca di tranquillizzare l’uomo che la accompagna: il marito? No. Il fratello, il compagno? Non proprio. Diciamo un amico speciale al quale la donna ha nascosto la sua gravidanza.

Infine, a chiudere la stagione Il 23 aprile saranno Marta Zoboli e Gianluca De Angelis in
Io e Gianlu” nella finta storia di una vera amicizia. Come si sono conosciuti Marta e Gianluca? Quando? Sono mai stati insieme? Io e Gianlu vuole dare risposta a queste e altre domande… ma saranno le risposte corrette? Un duo comico, due attori, diverse personalità e mille modi di ridere delle stranezze della vita.

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