Una convenzione anticonvenzionale nel segno del fashion design tra Accademia Belle Arti di Perugia e IPSIA “S. Pertini” CPIA di Terni

TERNI – Una convenzione anticonvenzionale. Carica, ovvero, di elementi concreti. Si parla infatti di occupazione giovanile nella moda, meglio, nel vasto panorama del fashion. Rapporti di studio e di lavoro che iniziano già alle scuole superiori per poi approdare a una ulteriore e specifica formazione universitaria.

A stipularla l’Istituto Omnicomprensivo IPSIA “S. Pertini” CPIA di Terni e  l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia appena un’ora fa in una cerimonia, anch’essa, inconsueta, ovvero in diretta web. Aperto già due anni fa il Corso di laurea in alta moda dell’Accademia, ha 50 iscritti. Il bacino potenziale dell’Istituto ternano fra corsi diurni e serali, ne conta 150 studenti.  Altro aspetto interessante è che si riducono per gli studenti ternani le distanze verso il raggiungimento del loro traguardo: il preside dell’Istituto Fabrizio Canolla ha infatti rimarcato l’attuale realtà professionale e di studi che obbliga gli studenti ternani ad andare a Roma, Milano, Firenze per qualificarsi nel settore. E a proposito di concretezza, la convenzione fornisce, oltre alla didattica, anche opportunità di contatto con la radicata tradizione fashion umbra: da Luisa Spagnoli a Brunello Cucinelli nel Perugino, da Cardinalini a Badiali nel Ternano solo per citarne alcune.

Il direttore dell’Accademia, Emidio De Albentiis, ha opportunamente spiegato che il fashion design è solo una delle realtà  all’interno di “un mondo vivace” come quello dell’Accademia che è di fatto una finestra su tante espressioni artistiche che potrebbero interessare gli studenti: scenografia, brand design, pittura, scultura.

Dario Guardalben, vice presidente dell’ABA, ha portato i saluti del presidente Mario Rampini, e in quanto ternano ha voluto esprimere soddisfazione anche personale, conoscendo qual è la realtà del comprensorio di Terni  e quali possono essere le esigenze lavorative e occupazionali del territorio.

Insomma, non è stata possibile la stretta di mano per motivi noti, ma il patto appare saldo e foriero di buone cose per il futuro.

 

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