Una retrospettiva su Aristodemo Zingarini, pittore d’Amelia, al museo “Edilberto Rosa”. Naturalismo italiano tardo ottocentesco

AMELIA – Sarà inaugurata sabato 8 aprile ad Amelia, al Museo Civico “Edilberto Rosa”, la mostra Aristodemo Zingarini. Pittore d’Amelia, che si protrarrà fino al 22 maggio.

È la prima retrospettiva dedicata al pittore Aristodemo Zingarini (1878-1944) dopo quella tenuta a Roma nel decennale della morte (1954). Romano di nascita ma amerino d’adozione, l’artista si formò all’Accademia di Francia di Villa Medici sul Pincio nei primi anni del Novecento, per poi tornare ad Amelia, dove fu anche sindaco (1922-23) e podestà (1933-35).

Saranno in mostra circa quarantacinque dipinti tra i più significativi della sua intera produzione degli anni tra 1906 e 1942, rappresentativi di diverse fasi e ambiti d’interesse dell’artista (paesaggi, ritratti, nature morte), epigono in terra umbra del naturalismo italiano tardo ottocentesco.

La mostra è curata da Fabrizio Razza, il catalogo da Massimiliano Bardani e Domenico Cialfi ed è aperto da un originale contributo critico di Alfredo Accatino, noto creativo italiano, autore di alcuni recenti grandi eventi (Cerimonie Olimpiche e Paralimpiche di Torino 2006, Expo Milano 2015) e dei volumi di storia dell’arte della serie Outsiders, pubblicati da Giunti.

L’iniziativa, organizzata dal Centro Studi Storici di Terni, gode del patrocinio del Comune di Amelia e del finanziamento della Fondazione CARIT e si avvale della collaborazione della società Sistema Museo e della Red Photographic Dark Room.

Alcune tele saranno incorniciate con cornici guilloché della collezione Peter Ratti.

 

Dal Catalogo della Mostra: “[…] avvicinandoci all’arte pittorica di Aristodemo Zingarini, rintracciamo il segno di una stagione avvincente della nostra cultura, un brano orchestrato su tante sonorità e non ancora sufficientemente interiorizzato dal senso estetico comune

 

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