PERUGIA – All’origine di tanti crimini, compresi quelli efferati degli ultimi tempi, c’è un mancato riconoscimento della persona, che a volte si traduce in misfatti odiosi e violenti. Questo riconoscimento ha altrettanto valore durante lo sconto della pena e da qui è partito il progetto della Compagnia Oltremura, che domani 12 giugno porterà in scena all’interno del carcere di Capanne lo spettacolo “Con il tuo sguardo”, scritto e pensato per detenute. La prima, bella notizia è che nel frattempo molte di loro sono riuscite ad estinguere il periodo di detenzione, abbandonando i laboratori in itinere. La seconda è che l’istituto di pena, pur tra le enormi difficoltà del sistema carcerario italiano, ha comunque trovato il modo di portare a compimento un progetto così ambizioso.
Lo spettacolo, riadattato per dieci personaggi, per la regia di Claudia Calcagnile, conta sulla collaborazione di altri attori professionisti, due di loro in scena assieme alle detenute, e dell’aiuto regia di Mauro Cardinali, uno dei nostri attori più talentuosi, più attivo all’esterno che dalle nostre parti.
Lo spettacolo porta in scena tutta la complessità delle relazioni umane che si sviluppano dentro e fuori le mura. Senza sguardi morbosi, semmai con grande poesia e partecipazione, si mettono in evidenza i legami affettivi e sentimentali tra madre e figlia, tra amiche, lo strazio di un cuore dimenticato in cella, in perenne attesa di un segnale che non arriverà mai, con cruda verità e, in questo caso sì, senza sconti di pena. Una sofferenza che può essere lenita solo dallo sguardo dell’altro.
E così Anna, Miriam, Maddalena, Sara, Valentina, Aneta, Alessia, Veronica, Rosa e Giorgia, con la collaborazione artistica delle professioniste Ismael Pellegrin, Virginia Carfano, Federica Cannavò, Tatiana Minelli e Mariam cercheranno lo sguardo e l’attenzione degli spettatori, (quel pubblico che si è dovuto prenotare in anticipo per poter accedere all’interno della struttura).
L’appuntamento è per le 18. La drammaturgia è di Francesca D’Agnano, assistente alla regia Federica Bracarda.
Leonardo Malà