PERUGIA – Sono abbastanza vecchio per ricordarli: nei crocevia più affollati dei centri storici della città a urlare le ultime notizie e magari a commentare, con quel tanto di ironia che bastava, i fatti riportati dai quotidiani. Ricordo ancora il periodo in cui una serie di quotidiani diffondevano le edizioni del pomeriggio, quando nel corso della giornata, si succedevano fatti che imponevano di cambiare le prime pagine e l’impaginazione del giornale. Tempi ormai lontani e per questo l’iniziativa del presidente francese Macron si ammanta di un aspetto molto poetico: il prossimo settembre il presidente nominerà Ali Akbar, 73 anni che da quasi 50 anni vende i giornali nel quartiere di Saint-Germain-des Prés, cavaliere dell’Ordine nazionale al Merito, uno dei più alti riconoscimenti nazionali a chi si è distinto per meriti civili o militari. Il mondo è cambiato e con esso l’informazione, dominata ora dal Web, dagli smartphone, dai computer. I giornali vivono la fase più triste del loro declino e ci piace fantasticare che in un futuro prossimo, una città senza più giornali stampati scopre che un uomo anziano continua a girare per le strade con un fascio di fogli dattiloscritti, annunciando le notizie a voce alta come un tempo. Nessuno lo paga, nessuno lo ha assunto: lui semplicemente non ha smesso.
La storia alterna scene del presente, in cui il protagonista cammina tra grattacieli e schermi pubblicitari indifferenti, a flashback vividi degli anni in cui le sue grida erano la colonna sonora del risveglio cittadino.
Col passare dei capitoli, si capisce che il suo “giornale” non riporta più fatti di cronaca, ma brevi racconti, poesie, annunci inventati che danno voce alle persone invisibili della città: senzatetto, migranti, artisti di strada.
Il climax avviene quando un gruppo di giovani lo segue, registrando e diffondendo le sue parole online: lo strillone diventa virale, ma lui non comprende appieno cosa significhi. Per lui, l’eco più importante resta quella delle strade stesse. E’ lui stesso la voce della strada in un mondo che cambia è l’ultimo eroe di un’epoca passata, ma mai dimenticata.