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Usl Umbria 1, primo open day regionale dedicato al Punto unico di accesso

PERUGIA – Primo open day regionale dedicato al PUA (Punto unico di accesso). Organizzato dalla direzione generale della Usl Umbria 1, insieme alla Regione Umbria e al Comune di Perugia, si è svolto mercoledì mattina (24 settembre) presso la Casa della Comunità di Perugia – Ponte San Giovanni. All’apertura dell’iniziativa, rivolta alla cittadinanza e alle associazioni, erano presenti Emanuele Ciotti, direttore generale dell’Usl Umbria 1, Valentina Battiston, responsabile del Servizio Programmazione e Sviluppo Sistema Sociale Integrato della Regione Umbria, Barbara Blasi, direttrice Distretto del Perugino dell’Usl Umbria 1, e Costanza Spera, assessora alle Politiche Sociali del Comune di Perugia.

Il direttore Emanuele Ciotti, aprendo la mattinata e portando i saluti della presidente Proietti e della direttrice Donetti, ha parlato del ruolo centrale del PUA e della necessità di farlo conoscere alla cittadinanza. “È un valore aggiunto – ha detto – in quanto rappresenta uno dei punti cardini di accessibilità per il cittadino. Sarà presente in ogni Casa della Comunità dell’Umbria ed è identificabile da una cartellonistica unica, altro valore aggiunto apportato dal nuovo Piano Sanitario Regionale. Al PUA si affianca anche il progetto per l’istituzione della centrale operativa 116117, il numero europeo armonizzato dedicato alle cure mediche non urgenti. Si tratta di un servizio gratuito, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e coordinato dall’Usl Umbria 1, che permetterà ai cittadini di accedere rapidamente a consulenze sanitarie, informazioni sui servizi territoriali e assistenza medica per situazioni non critiche, senza doversi necessariamente recare al pronto soccorso”.

“Questo open day – ha dichiarato l’assessora Costanza Spera – è importante, rappresenta l’osservatorio diretto sui servizi e sulla loro evoluzione. Voglio ringraziare le assistenti sociali che ci operano, tra cui le due che abbiamo inserito come Zona sociale 2, chi lavora negli uffici di cittadinanza e le associazioni, oggi presenti, a valore della collaborazione che si è instaurata tra tutte le istituzioni locali. Il PUA rappresenta la svolta per dare vita ad un percorso di integrazione sociosanitaria vero, è un passaggio essenziale per arrivare a questo obiettivo. Siamo partiti con questo servizio solo dallo scorso febbraio ma ad oggi abbiamo avuto già un importante riscontro da chi ci lavora. Il PUA rappresenta veramente una struttura importante ed è il tipo di valore aggiunto in una struttura come questa Casa della Comunità”.

Dallo scorso febbraio ad oggi il PUA della Casa della Comunità di Perugia – Ponte San Giovanni ha registrato circa 200 accessi di cui il 10% telefonici, 10% a carattere sociale, 25% sanitario e il 55% sociosanitario.

“Il PUA è il vero valore aggiunto della Casa della Comunità. È un servizio ad alta integrazione sociosanitaria – ha ribadito la direttrice Barbara Blasi – in cui gli operatori avviano percorsi integrati concordandone i contenuti e avvalendosi anche delle risorse offerte dalle associazioni e dal terzo settore. Vi lavorano fianco a fianco assistenti sociali, infermieri e personale amministrativo: ognuno dei quali mette in gioco le proprie competenze condividendo spazi e conoscenze. Questa collaborazione consente di offrire al cittadino una risposta congiunta, coerente e tempestiva. Grazie a questo approccio integrato, si riesce a garantire un servizio più completo e a ridurre sensibilmente i tempi di progettazione e quindi di intervento”.

Ha concluso la carrellata degli interventi la dirigente regionale Valentina Battiston che ha affermato: “L’open day di oggi attesta la realizzazione concreta della programmazione regionale ed in particolare di una parte importante e fondamentale del Piano sociosanitario integrato della Regione Umbria: il Punto unico di accesso. In questi mesi abbiamo lavorato in sinergia con le Usl territoriali, Distretti e Zone sociali per realizzare un modello organizzativo dei PUA che consenta, attraverso tecniche di funzionamento definite, l’omogeneità nella presa in carico sociosanitaria e sociale integrata in tutto il territorio regionale. Sono state declinate le diverse fasi di presa in carico della persona, standard organizzativi, strumenti di valutazione multidisciplinari e multiprofessionali che consentono di elaborare per ogni persona percorsi di presa in carico integrata (piani assistenziali, piani educativi, piani riabilitativi, progetti di vita, budget di salute e di progetto)”.

Il PUA sarà presente all’interno di ognuna delle 23 Case della Comunità regionali, previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per favorire l’integrazione tra servizi. Il Punto unico dialoga costantemente con la Centrale 116117, le Centrali operative territoriali, le Unità di Continuità Assistenziale e altri nodi della rete territoriale, garantendo continuità e appropriatezza degli interventi.

Il modello organizzativo regionale del PUA ha l’obiettivo di fare la per la presa in carico della persona con i suoi bisogni complessi e fungere da ponte per l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari e sociali dell’Umbria. Punta ad eliminare l’attuale frammentazione nell’assistenza sanitaria, sociale o sociosanitaria, creando un unico sportello dove ogni cittadino, indipendentemente dal tipo di bisogno espresso, può trovare accoglienza, orientamento e una risposta concreta.

Il nuovo sistema PUA è stato progettato per garantire che nessuna richiesta venga respinta o rimandata, offrendo accoglienza incondizionata a tutti i cittadini. Il personale, appositamente formato, accoglie ogni istanza e avvia subito il percorso più adatto, anche in assenza di documentazione completa o di una chiara definizione del bisogno. Questo approccio rappresenta un cambiamento radicale: non è più il cittadino ad adattarsi al sistema, ma il sistema a rendersi accessibile. Particolare attenzione è rivolta alle persone fragili, come anziani, disabili, famiglie in difficoltà e soggetti con problemi di salute mentale, per i quali il PUA diventa un punto di riferimento stabile.

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