Vanessa Incontrada porta al Lyrick la vita vorticosa e frenetica di una intera generazione

ASSISI – Si approssima l’ennesimo appuntamento di richiamo della stagione del Lyrick di Assisi con Vanessa Incontrada protagonista della commedia “Scusa sono in riunione…ti posso richiamare?” che andrà in scena domani, 17 aprile e il giorno dopo, il 18 sempre alle ore 21,15 nell’ambito del cartellone “Scopriamo le carte”, organizzato dall’associazione culturale ZonaFranca, con direzione artistica di Paolo Cardinali, in collaborazione e con il contributo della Città di Assisi.
Nella note di presentazione dello spettacolo si legge che “si tratta di uno spettacolo davvero spassoso, con una regia originale, brillante e ironica, che riesce a divertire senza risultare banale o volgare.

Un applauso va ai cinque interpreti che per due ore si mettono in gioco donandosi completamente al pubblico con garbo e bravura, a cominciare dallo stesso Gabriele Pignotta e da Vanessa Incontrada, una coppia artistica davvero perfetta e consolidata, ai quali si aggiungono Fabio Avaro, Siddharta Prestinari, Nick Nicolosi. Scene a cura di Matteo Soltanto; costumi di Valter Azzini; luci Pietro Sperduti; mentre le musiche sono di Stefano Switala. Aiuto regia Julie Ciccarelli.
.Il titolo racconta molto di questa commedia, una frase che si trasforma in tormentone, per una generazione, quella dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo e la carriera ma non abbastanza adulta da poter smettere di ridere ed ironizzare su se stessa.

Ex ragazze ed ex ragazzi che senza accorgersene sono diventati donne e uomini con l’animo diviso tra le ambizioni ed i propri bisogni di affetto, ma anche in fondo persone portatrici sane di un fallimento sentimentale vissuto sui ritmi frenetici di un’esistenza ormai dipendente dalla tecnologia che non lascia spazio ad un normale e sano vivere i rapporti interpersonali.
Ma cosa succederebbe se queste stesse persone per uno strano scherzo di uno di loro si ritrovassero protagonisti di un reality show televisivo?

La risposta rimane di proprietà di un pubblico che dopo avere riso di se stesso si interrogherà a lungo sul senso di molti aspetti della sua vita”.
Su questo Vanessa Incontrada ha le idee chiare.
“Quelle che vengono portate in scena – afferma – sono cinque personalità differenti, con i propri punti di forza, ma soprattutto di debolezza: c’è l’idealista, il giornalista ambientalista preso dalle sue battaglie ecologiche, e poi ci sono io che sono la donna indipendente e multitasking.
Penso che sia facile riuscire ad immedesimarsi in ognuna di queste”.
Nessun dubbio sulle reazioni dello spettatore?
“Vedono la nostra vita di tutti i giorni, la frenesia, il correre e non avere attenzioni verso gli altri perché siamo troppo presi dalle nostre cose e quando finalmente per una occasione, come in questo caso un funerale, ti rincontri nascono come delle nuove amicizie non perché non ci conoscevamo ma perché ognuno in questi ultimi anni ha preso la sua strada”.
Inevitabile la domanda sul sodalizio artistico ormai consolidato nel tempo con con Gabriele Pignotta.
“Parliamo la stessa lingua – sottolinea – . Stimo molto il suo modo di scrivere, di fare il regista. E quando c’è una stima cosi forte la complicità nasce subito di conseguenza.
Pignotta ci lascia molta libertà di interpretare il testo. Ovviamente dobbiamo seguire un ritmo, un copione altrimenti ti perdi, soprattutto in teatro, però ci lascia anche la libertà di cambiare le battute.
L’importante è mantenere il senso, poi ci sono anche dei punti dove sappiamo che il pubblico ride sempre e questi sono più difficili da cambiare. Però in altri momenti possiamo sbilanciarci ed essere liberi”.
Solido il rapporto non solo con l’autore regista ma pare di capire, dopo tre anni di tour, con l’intera compagnia…
“Siamo un gruppo di amici con la A maiuscola conferma Vanessa Incontrada – molto affiatati sia sul palcoscenico sia dietro le quinte, direi soprattutto dietro le quinte.
Condividiamo molto delle nostre vite, ridiamo tantissimo e ci facciamo scherzi in continuazione.
Non smetterò mai di dirlo, ma sono davvero fortunata ad aver trovato dei compagni di viaggio così straordinari”.
Teatro e cinema: esperienze importanti entrambe ma fino a che punto convergenti e differenti?
“Per la tournée teatrale – spiega Vanessa Incontrada – per mesi viviamo a strettissimo contatto: viaggiamo insieme, mangiamo insieme, arriviamo in teatro insieme, facciamo le prove insieme, torniamo in hotel insieme.
Quando si passa così tanto tempo con un gruppo di persone impari ad abbattere tutte le tue barriere e ad essere te stesso al 100%, ad ascoltare e a rispettare chi ti sta vicino, e a capire il significato della parola condivisione.
So che tutte queste cose sembrano scontate, ma posso assicurare che non lo sono.
Quando invece si gira un film è diverso, perché i piani di produzione e i tempi sono scanditi in maniera diversa, quindi non sempre si viene ad instaurare un rapporto così profondo con i colleghi”.

Non resta che chiedere che sensazioni si provano quando si apre il sipario e si vedono tutte le persone che la guardano con ammirazione e attesa.
Di fatto, ogni serata una prima…O no?
“Ho esordito in teatro nel 2007 – ricorda Vanessa Incontrada – quindi direi che sono passati un bel po’ di anni, ma nonostante questo l’emozione prima di ogni spettacolo è tanta.
Sì, direi che ogni serata è una prima: non sai mai che tipo di pubblico ti accoglierà e come sarà la sua reazione. Il coinvolgimento emotivo e l’empatia con il pubblico sono due aspetti fondamentali per la buona riuscita di uno spettacolo”.

Foto: Angelo Radaelli e Renzo Daneluzzi

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