Alla Sala dei Notari conferenza sul tema dell’eucarestia nel primo Cinquecento e il ruolo di Pietro Perugino

PERUGIA – Venerdì 10 dicembre alle ore 17.30 presso la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia, si terrà il secondo incontro del ciclo ‘Le opere d’arte raccontano. Percorsi verso gli anniversari di Perugino e Signorelli’ in vista del 2023 anno in cui si celebreranno gli anniversari di questi due importanti artisti dell’età rinascimentale. Interverrà il prof. Antonio Natali, storico dell’arte, già direttore degli Uffizi dal 2006 al 2015, che affronterà il tema ‘Il pane dell’altare. Immagini dell’Eucarestia nel primo Cinquecento’.

La “calamità”. Nel concistoro alla fine di dicembre del 1523, a pochi giorni dall’elezione di Clemente VII, il papa in persona «parlò della “calamità” luterana come della più grave questione del momento, rispetto alle altre due prese in considerazione (la guerra tra prìncipi cristiani e la minaccia turca)». E certo in quella “calamità” il dissidio sui sacramenti non era materia di poco peso, né, in quel contesto, lo era la rivisitazione dell’eucarestia; il cui mistero esigeva pertanto un’esegesi che fosse inequivocabile per ogni fedele. E dunque nelle chiese: omelie cristalline e illustrazioni esplicite. Nell’incontro si leggeranno tre pale d’altare d’alto tenore lirico di Jacopo Pontormo, del Rosso Fiorentino e del loro comune maestro Andrea del Sarto, che proprio sul tema eucaristico insistono.

Un’indagine. Il quinto centenario della morte del Perugino, che cade nel 2023, sarà un’occasione buona per saggiare la sua disposizione religiosa e ideologica nei riguardi sia del tema eucaristico sia della Riforma d’oltralpe, che a Firenze furono centrali e che a tutta prima parrebbero solo lambire l’inclinazione quieta di Pietro. Ma le sue relazioni con l’ambiente e gli artisti fiorentini invogliano, fa notare il prof. Natali, a un’indagine rinnovata.

Il messaggio. «Siamo giunti al secondo appuntamento di un ciclo di incontri che ci aiuteranno a prepararci con consapevolezza al V anniversario della morte del Divin Pittore in cui analizzeremo le opere d’arte prestando particolare attenzione al loro messaggio catechetico-spirituale, al fine di comprendere bene anche il contesto in cui le opere nascono e in cui i pittori lavorano». Ad evidenziarlo è monsignor Marco Salvi, vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve che presiede su incarico del cardinale Gualtiero Bassetti la Commissione diocesana per le celebrazioni di Pietro Perugino.

Genesi e Frammenti. «L’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve – prosegue monsignor Salvi – sta portando avanti questo grande lavoro supportata da Genesi, società benefit s.r.l., nata durante i mesi del lockdown con l’obiettivo di valorizzare i beni culturali, in particolare quelli ecclesiastici e di sviluppare itinerari di conoscenza dei medesimi e di valorizzare il territorio umbro, insieme alla neonata associazione ‘Frammenti’ che collaborerà attivamente nella valorizzazione del vasto patrimonio storico-artistico qui conservato coinvolgendo volontari dal territorio».

Segnale di ottimismo. «La nascita di Genesi, così come quella dell’associazione ‘Frammenti’ – osserva il vescovo ausiliare –, rappresenta un segnale di ottimismo e di speranza per un tempo migliore, un tempo dedicato alla bellezza, all’arte, alla cultura».

Sinergie e collaborazione. «Questo itinerario in preparazione al 2023 – conclude monsignor Salvi – oltre ad essere un’occasione importante per valorizzare con consapevolezza i nostri beni culturali, è anche un momento propizio per creare delle sinergie tra diversi enti ed istituzioni come ad esempio con la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia con cui è stato sottoscritto l’accordo di collaborazione ‘Verso il Perugino ed oltre’ a cui ha aderito proprio recentemente anche il Comune di Perugia».

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