Andrea Fora: "La nuova giunta regionale si impegni a ripristinare subito il Fondo unico per lo spettacolo"

Vivo Umbria ha invitato i candidati alle prossime Elezioni Regionali a manifestare quali sono i loro impegni per la cultura e lo spettacolo in Umbria. La nostra richiesta assume ancora più forza dopo l’impossibilità di assicurare da parte dell’Ente Regione finanziamenti a chi ha lavorato, investito e progettato in spettacoli dal vivo: per l’esattezza 68 soggetti dei quali solo 19 hanno potuto contare su una ridottissima parte di quanto avevano ricevuto lo scorso anno. Per questo volentieri riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Andrea Fora, candidato nella Lista Bianconi per l’Umbria Patto Civico.
Andrea Fora
“In Umbria, pochi lo sanno, esiste un tessuto di soggetti culturali che promuovono lo spettacolo dal vivo tra i più fertili d’Italia. E non può essere altrimenti: la nostra terra – afferma Fora – ha rappresentato per anni la culla della storia, dell’arte e delle tradizioni, un luogo d’incontro internazionale tra culture e identità diverse. In un clima di disgregazione sociale, di appiattimento su falsi valori, di mancanza di sana criticità e di perdita di identità, l’arte, la cultura, lo spettacolo rappresentano per una comunità i valori fondamentali su cui rigenerare passione e sviluppo.
Oltre 1000 operatori dello spettacolo impegnati in oltre 70 associazioni culturali rischiano oggi di essere travolti da una crisi senza precedenti, a causa del mancato rinnovo da parte del Giunta Regionale  dell’impegno al sostegno economico per le attività legate alle rassegne teatrali, festival, manifestazioni artistiche. I tagli allo spettacolo, prima ancora che mettere in crisi operatori e artisti che operano in uno dei settori con il maggior precariato e deregolamentazione del lavoro, evidenziano una profonda carenza culturale, che ha sempre considerato questo settore un costo invece che un volano di sviluppo e promozione territoriale.
Per anni l’enorme patrimonio delle associazioni culturali umbre sono state considerate solo un bacino di voti per gli appuntamenti elettorali, mentre sul piano economico sono state privilegiate solo alcune grandi manifestazioni e pochi soggetti che hanno avuto accesso alle risorse pubbliche.
E’ arrivato il momento di ribaltare questa logica: oltre ad assumersi l’impegno di ripristinare immediatamente entro l’anno 2019 il fondo come negli anni precedenti, la nuova Giunta Regionale dovrà rilanciare una programmazione strategica di sviluppo per questo settore, facendo della Cultura e dello Spettacolo un motore di sviluppo economico e sociale che tanto può fare per esaltare promozione territoriale, turismo, nuova occupazione.
Un rilancio che deve prevedere risorse economiche non più per pochi accoliti ma per tutti e con tutti gli operatori, e in una prospettiva di programmazione  di medio – lungo termine che permetta a questo settore di pianificare progetti e attività non sulla scorta dell’emergenza e della gestione continua della crisi.
Dobbiamo lavorare sulla formazione delle figure professionali del settore culturale e dello spettacolo, per collegare maggiormente l’università e l’offerta formativa alle nuove tendenze culturali ed artistiche.
L’Umbria è stata per anni insieme all’Emilia Romagna ai vertici della alta formazione professionale nel campo delle figure artistiche e tecniche della musica e del teatro. Ora da qualche anno é tutto azzerato.
Dobbiamo lavorare – conclude Fora – per attrarre le tante risorse comunitarie che sono disponibili per il settore dello spettacolo, di cui la Regione Umbria non usufruisce per mancanza di sviluppo progettuale. Dobbiamo impegnarci per ridare dignità ad un settore e ad operatori ed artisti che abbiamo mortificato per anni, considerandoli come un peso ed un costo invece che come attori fondamentali per la promozione e lo sviluppo del nostro territorio”.

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