Dacia Maraini a Perugia il 12 maggio presenta il suo libro : “Caro Pier Paolo”

PERUGIA – Lo avevamo annunciato con un evidente interesse perché l’opportunità è davvero speciale e, siccome l’appuntamento si avvicina, lo ricordiamo a chi ama la scrittura di Dacia Maraini e a chi ha amato e continua ad amare o scopre semplicemente ora Pier Paolo Pasolini e la sua sconfinata arte e cultura.

Giovedì 12 maggio, alle ore 18 alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, Piazza IV Novembre, a Perugia Dacia Maraini presenta il suo ultimo libro “Caro Pier Paolo” (Neri Pozza Editore – Bloom) una corrispondenza senza tempo in cui “tutto è presente e vivo”.

Caro Pier Paolo – scrive Dacia Maraini –  ho in mente una bellissima fotografia di te, solitario come al solito, che cammini, no forse corri, sui dossi di Sabaudia, con il vento che ti fa svolazzare un cappotto leggero sulle gambe. Il volto serio, pensoso, gli occhi accesi. Il tuo corpo esprimeva qualcosa di risoluto e di doloroso. Eri tu, in tutta la tua terribile solitudine e profondità di pensiero. Ecco io ti immagino ora cosí, in corsa sulle dune di un cielo che non ti è piú ostile.»

“Pier Paolo Pasolini – si legge nella nota stampa di presentazione dell’incontro – è un autore di culto anche per i più giovani. La sua è stata una vita fuori dagli schemi: per la forza delle sue argomentazioni, l’anticonformismo, l’omosessualità, la passione per il cinema, la sua militanza e quella morte violenta e oscura. Sono passati cento anni dalla sua nascita, e quasi cinquanta dalla sua scomparsa. Eppure è ancora vivo, nitido, tra noi, ancora capace di dividere e di appassionare. Di quel mondo perduto, degli amici che lo hanno frequentato, della società letteraria di cui ha fatto parte, c’è un’unica protagonista, che oggi ha deciso di ricordare e raccontare: Dacia Maraini.
Dacia Maraini è stata una delle amiche piú vicine a Pier Paolo. E in queste pagine la scrittrice intesse un dialogo intimo e sincero capace di prolungare e ravvivare un affetto profondo, nutrito di stima, esperienze artistiche e cinematografiche, idee e viaggi condivisi con Alberto Moravia e Maria Callas alla scoperta del mondo e in particolare dell’Africa.
Nelle lettere a Pier Paolo che definiscono l’architettura narrativa del libro hanno un ruolo centrale i sogni che si manifestano come uno spazio di confronto, dove affiorano con energia i ricordi e si uniscono alle riflessioni che la vita, il pensiero e il mistero sospeso della morte di Pasolini ispirano ancora oggi all’autrice. Lo stile intessuto di grazia e dolcezza, ma anche di quella componente razionale e ferma, caratteristica della scrittura di Dacia, fanno di questo disegno della memoria che unisce passato, presente e futuro non solo l’opera piú significativa, ma l’unica voce possibile per capire oggi chi è stato davvero un uomo che ha fatto la storia della cultura del Novecento”.

Con la scrittrice dialogheranno Pasquale Guerra, docente Liceo Classico Mariotti di Perugia e Annamaria Romano, presidente Associazione Culturale Clizia

Incontro organizzato dall’Associazione Culturale Clizia in collaborazione con Rotary Club Perugia Est e promosso dall‘assessorato alla Cultura del Comune di Perugia.

 

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