“Dante, simbolo d’Italia e poeta pop”

PERUGIA – “Dante Alighieri ha avuto la grande capacità di sollecitare tutte le nostre corde e di farci scoprire qualcosa anche sulla nostra vita”: così Massimo Arcangeli, docente universitario, linguista e critico, scrittore, direttore di molti Festival e tanto altro ancora, ha definito il grande poeta.

La Divina Commedia è un testo del 1300 che si adatta perfettamente alla vita dei nostri giorni, che ha avuto la capacità di non chiudersi nel suo mondo, ma di arrivare a noi in tutta la sua attualità, tanto che il professor Arcangeli definisce Dante come un poeta “pop”.

Molteplici sono state le iniziative, anche in Umbria, per il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, istituita nel 2020 dal Consiglio dei Ministri.
Il 25 marzo è,infatti, la data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà, della Divina Commedia. Questa edizione è sicuramente la più significativa perché avviene nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta.

“Qualcuno – afferma il professore Arcangeli – ha parlato di giornata ‘identitaria’ ed è una cosa su cui riflettere, perché ogni nazione, ogni civiltà si cimenta in un simbolo, un poeta, uno scrittore, un personaggio che ha rappresentato molto: Shakespeare per l’Inghilterra, Goethe per la Germania e Dante per l’Italia. Occorre riflettere sul nostro passato, approfittando di un grande poeta e di un grande capolavoro”.

Dante, secondo il professore, è uno di noi: “E’ il poeta più alto e pop insieme che la nostra letteratura abbia mai avuto. Riesce ancora a essere molto vicino a noi, ha la capacità di parlare il linguaggio più alto, ma anche di entrare nelle nostre aspettative quotidiane. Lui non è rimasto nel suo mondo”.

 

 

 

Su quanto sia importante conoscere Dante, le sue opere e quale sia il valore aggiunto che può dare ai giovani, lo dimostra Dante stesso: “Tra le sue grandi capacità ha avuto quella di inventarsi nuove parole, come trasumanar o ‘inmillarsi’ (moltiplicare di mille in mille), a testimonianza della sua straordinaria creatività. Anche solo per questo è utile a tanti giovani per conservare un contatto con quel grande personaggio che è stato, oltre che per il modo in cui ha affrontato concretamente la vita, senza sconti, neppure a se stesso, fino all’esilio; per  la fedeltà ai suoi ideali e intenti, per la capacità di dire no quando sarebbe dovuto scendere a compromessi”.

In una epoca che appare confusa e in cui la pandemia ha accentuato il distanziamento sociale, Dante può rappresentare un valido alleato per restituire valori e relazioni: “Dante può aiutarci non solo come buona lettura in questo periodo di chiusura in casa, ma soprattutto come idea di esperienza, di vivere la commedia anche nelle minuzie. Dante ha avuto capacità di sollecitare tutte le nostre corde. E ci porta a scoprire qualcosa anche sulla nostra stessa vita”. Che il viaggio abbia inizio!

Naighi

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