AMELIA – Continua il rapporto di reciproca stima fra l’artista amerina Grazia Cucco e Vittorio Sgarbi. Cucco, infatti, è stata invitata dal critico ed esperto d’arte a esporre a Palazzo Doebbing a Sutri nell’ambito di “Eccentrici e solitari”, rassegna inaugurata il 29 aprile scorso, che raccoglie artisti di fama.
Le opere della Cucco sono esposte al secondo piano dove è possibile osservare il suo surrealismo popolato da miriadi di creature che si intrecciano alle trame della natura, rivelandone vizi e virtù. Contadini e insetti, fiori e frutti, suore e animali sono le visioni dell’inconscio, delle sue fantasie e dei suoi turbamenti.
“Onorata – ha dichiarato Grazia Cucco – di esser entrata a far parte, per volere del professor Vittorio Sgarbi, di un pool di artisti di eccellente calibro come si possono apprezzare in questa mostra che si articola in sale e salette dello storico Palazzo Doebbing che oltretutto fu sede vescovile. Io con i miei vescovi e suorine, protagonisti dei miei quadri, non potevo mancare. Ringrazio il gruppo di musici e sbandieratori di Amelia e di Orte e il centro ippico Totano di Amelia, per avermi accompagnata in questa nuova esperienza che spero venga ammirata da tutti perché prestigiosa e intrigante”.
Il sindaco di Amelia e presidente della Provincia, Laura Pernazza, ha voluto congratularsi sottolineando l’importanza anche per Amelia nell’annoverare fra artisti di fama anche la Cucco che “dà lustro alla città e al suo territorio e offre la possibilità, grazie alla sua arte, di far conoscere Amelia anche nei circuiti della cultura. Settore – fa notare il sindaco – sul quale la città punta decisamente per integrare gli altri canali promozionali e valorizzare i talenti del territorio”.
All’inaugurazione di sabato scorso l’amministrazione comunale amerina ha accompagnato la Cucco e presenziato all’apertura ufficiale della mostra con il vice sindaco e con l’assessore alla Cultura che hanno colto l’occasione per ringraziare sia Sgarbi che l’artista amerina per la qualità dell’evento culturale e per l’importanza che può rivestire anche per Amelia.
Nella foto di copertina una delle opere di Grazia Cucco
