Il ministro Speranza in Regione dalla Tesei: “Prezioso il lavoro umbro sulle varianti del virus”

PERUGIA – Inevitabili e cortesi convenevoli ma anche tanta sostanza nell’incontro di oggi a Palazzo Donini tra il ministro della Salute Roberto Speranza, la presidente della Regione Donatella Tesei e il Rettore dell’Università di Perugia Maurizio Oliviero. La governatrice ha infatti, per così dire, approfittato dell’occasione per rammentare al Ministro riconfermato da Draghi le ulteriori 50 mila dosi di vaccino e la possibilità di avere sia i ristori per le imprese che il sostegno, in aggiunta ai 3 milioni già stanziati dalla Regione, per le famiglie residenti  in Umbria interessate dalle misure restrittive regionali. Misure tra l’altro adottate anche a seguito dello scambio di dati e riflessioni tra la Regione Umbria, l’Iss, il Cts nazionale e lo stesso ministro Speranza. Che ha detto sì su tutto ma, evidentemente, “nella misura delle possibilità nazionali”.

“Dobbiamo monitorare con grande attenzione quanto sta accadendo in Umbria – ha dichiarato Speranza – Qui, dove si è riusciti ad individuare ed isolare le varianti, si è visto come queste hanno condizionato la curva del contagio prima che altrove. Il lavoro umbro è particolarmente prezioso. Capire quanto sta avvenendo è utile per valutare l’impatto delle necessarie misure assunte, che condivido. Sono qui oggi proprio per testimoniare la vicinanza del Governo alla comunità regionale e la nostra massima disponibilità. Con la Presidente – ha continuato – siamo sempre stati in continuo contatto in questa lunga fase emergenziale nel pieno rispetto della leale collaborazione tra Istituzioni”.

Collaborazione confermata anche dalla Presidente Tesei: “Con il Ministro ci siamo confrontati spesso e per questo lo ringrazio. Anche quest’oggi ho illustrato le misure che l’Umbria ha adottato, anche attraverso le ordinanze dei sindaci dei territori interessati, ancor prima della conferma della presenza di varianti.  L’incontro odierno è stata anche occasione per parlare del futuro della sanità pubblica regionale. Futuro che passa da un necessario lavoro di squadra tra il Governo, la Regione ed ovviamente dall’apporto fondamentale dell’Università”.

E la presenza del Magnifico Rettore Maurizio Oliviero ha sostanziato, proprio alla vigilia delle celebrazioni della prima pietra dello Studium dedicato alla medicina 700 anni fa, l’importanza di sostenere la ricerca.

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