Lo sfondo disdicevole: l'”Arazzo della truffa” nella foto ufficiale di insediamento del governo Draghi

Ma con tanti arazzi che ci sono al Quirinale proprio quello di una truffa doveva fare da sfondo alla foto ufficiale dell’insediamento del Governo Draghi? La disdicevole coincidenza è stata notata dallo storico dell’arte Fabrizio Federici che, sulla sua pagina Facebook ha argomentato: “I protagonisti del romanzo abboccano, ma si tratta naturalmente di un raggiro: il nipote di don Antonio parla attraverso la scultura, cava al suo interno. Insomma, il nuovo governo ha scelto come sfondo della sua prima immagine ufficiale la raffigurazione di una truffa”. Inevitabili gli ironici rimbalzi sui social.

L’arazzo peraltro in prestito dal Louvre, si trova nel salone dei Corazzieri, ispirato alle storie dell’eroe di Miguel de Cervantes fa parte della serie delle Storie di don Chisciotte, tessuti a Parigi tra il 1721-1722 e il 1735 dalla manifattura Gobelins, su cartoni di Charles-Antoine Coypel e fu tessuta nella manifattura reale di Napoli tra il 1757 e il 1779. La rappresentazione immortala Don Chisciotte, c’è anche il fido scudiero Sancho Panza, si trova nel salotto del nobile Antonio Moreno. Al centro del tavolo coperto un busto. Moreno dice a don Chisciotte che può chiedere qualunque cosa a quella statua  e lei risponderà. Don Chisciotte ci casca e  comincia a parlare al busto, stupendosi perché questo effettivamente parla: in realtà a truffare e a prendersi burla del cavaliere è un parente di don Moreno, ben nascosto nella stanza.

 

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